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Cronaca a grana pesa: disabili diversi?

1
11
Agosto

Riportiamo una lettera di protesta da parte di Luigi:

“CRONACA A GRANA SPESSA”

Il motivo di questo titolo è: la grana è di per se un fastidio, un creare problemi; di contro la grana spessa di solito assorbe molto inchiostro e molto liquido, in questo caso la grana spessa rappresenta l’ostilità, l’ipocrisia e la “durezza”.

In questo senso penso ad una canzone di tanti anni fa che nel testo parla dell’ostilità appunto e di come venissero  trattate le persone; lo stesso testo trovo che sia applicabile perfettamente anche ai giorni nostri. La canzone si intitola “ pietre” ed ha vinto (o almeno si piazzò bene) ad un Festival di Sanremo prima del 1988.

Nel brano vengono rappresentate delle situazioni, dei “gesti” che le persone fanno, dei concetti che affermano e delle idee che affermano; a tutto questo, secondo l’autore, farebbe seguito un lancio di pietre senza freni e in modo altamente indiscriminato.

Queste pietre trovo che siano appunto l’ ostilità e la rigidità mentale.

BUONA LETTURA!!

CRONACA A GRANA SPESSA

L’inizio di giornata è stato bello e utile. Bello perché siamo andati ad Erice, utile perché  sono stati fatti fare i panini.

Il proseguo di questa prima parte della stessa mattinata è stato ancora migliore, addirittura paradisiaco.

Paradisiaco in quanto non avevo mai visto una zona pubblica, una biglietteria, dotata di così tanta attenzione ai disabili; una distanza coperta dai pavimenti tattili così lunga non l’avevo mai vista.

L ’accesso alle cabine della funivia per le carrozzine e i relativi servizi igienici non li avevo mai visti così  “a posto”.

Addirittura, sul regolamento figura che, previo accordi presi a tempo dedito, ci sarebbe anche un servizio di assistenza completa da parte del personale proprio per le carrozzine.

Avevo persino intenzione di far sapere il mio apprezzamento in merito!!!

PECCATO CHE NON SAPESSI COSA MI AVREBBE ATTESO POCO DOPO!!!

Arrivati alla biglietteria sono iniziati i problemi:

Sono espressi in ordine cronologico.

  1. Erano affissi due cartelli recanti i regolamenti per la funivia; salvo poi aver appurato che recavano informazioni discordanti tra loro (sia in salita che in discesa);
  2. Alla mia richiesta di acquistare due biglietti con sconto disabili (ero convinto che si entrasse gratis),  ci è stata replicata una cosa  strana ed insolita (sia in salita che in discesa);
  3. All’ arrivo in valle, alla richiesta di parlare con un dirigente questa è stata accolta;
  4. Alla richiesta di fornirci un recapito telefonico, questo ci è stato fornito;
  5. Quando ci si è presentati all’ Arma dei Carabinieri ci è stato fornito un aiuto anche se ne  avrei preferito un tipo diverso;
  6. 6      Al recapito telefonico, al quarto tentativo, ci è stata fornita risposta e risposta positiva,
  7. 7      Il rimborso economico ci è stato dato.

Vediamo i punti.

Primo punto:

Alla voce agevolazioni per svariate categorie di viaggiatori figuravano anche i disabili; categoria questa che godeva della maggiore differenza tra i due regolamenti per il resto uguali. In uno figurava che l’accompagnatore del disabile dovesse pagare, nell’altro che non dovesse pagare.

Secondo punto:

Esauriti gli acquisti dei biglietti da parte delle persone avanti a noi ho chiesto che desideravo due biglietti con sconto disabili.

La risposta fornitaci è stata:

“Non pagano solo i disabili non vedenti e su carrozzina”

all’udire ciò ho replicato che non era giusto e anche io, in quanto disabile, avevo diritto a non pagare.

L’addetto ai biglietti si è dimostrato ipocrita perché prima ci ha detto che dovevamo pagare e poi ha aggiunto che anche lui concordava sul fatto che i disabili non siano solo ciechi o in carrozzina; ha giustificato il tutto dicendo che “lui era solo li per far fare i biglietti e riscuotere essendo  alle dipendenze”.

Poco tempo dopo, cioè il tempo che acquistassero i biglietti quelle due persone arrivate dietro a noi nella fila, abbiamo iniziato la vera e propria grana.

Il cassiere ci ha più volte confermato che le loro regole erano che a non dover pagare dovessero essere solo i non vedenti e quelli su carrozzina; questo è stato ribadito per circa 5 minuti.

La cosa peggiore è stata il fatto che nonostante si siano letti i regolamenti per ben 10 volte (tra partenza e arrivo, funzionari e noi), il tutto OVVIAMENTE alla presenza dei dipendenti della funivia, MAI è successo che siamo stati smentiti perché il regolamento ( regolamenti anche se diversi tra loro) non specificava  MAI il tipo di disabilità, ma solo se l’accompagnatore dovesse pagare o meno.

A posteriori mi sono accorto di aver fatto un grande errore in quella giornata, probabilmente dettato dalla rabbia e dal desiderio di far valere i miei diritti.

L’errore è stato quello di non aver chiesto di poter leggere il regolamento che il ragazzo alla biglietteria aveva detto di avere all’interno del suo ufficio,  in cui ci sarebbero stati scritti i tipi di disabilità per cui è previsto lo sconto.

Alla fine si è pagato € 13,50 e siamo partiti

Terzo punto:

Arrivati in cima  si è di nuovo letto il regolamento, di nuovo non siamo stati smentiti e abbiamo parlato con un dirigente il quale se ne è lavato le mani dicendoci che la funivia è gestita dal Comune e che lui fa solo parte della società di gestione della funivia ed ha nuovamente confermato che lo sconto è solo per ciechi e carrozzine.

Sosteneva inoltre che un disabile può dirsi tale solo se ha due requisiti: è in carrozzina ( non importa se muova le braccia e le gambe no) e ha il 100% di disabilit

Quarto punto:

Allora abbiamo chiesto di fornici un recapito telefonico di un funzionario comunale il quale come era d’aspettarsi non ha risposto; il primo pensiero è stato quello che ci avessero dato il numero telefonico errato.

Quinto punto:

Arrabbiati per il fatto di aver avuto sempre ragione si è deciso di rivolgersi all’ Arma per aver un supporto più   “forte”.

Ci siamo rivolti alla Caserma con la precisa intenzione e il preciso fine di non sporgere denuncia, non querelare e non essere troppo severi, ma per avere solo una tutela.

Ci ha accolti un Carabiniere (non è dato sapersi di che Grado fosse) il quale ci ha promesso che  alle 14 quando  sarebbe uscita la gazzella avrebbe fatto un giro per verificare i regolamenti.

Prima che prendesse la decisione ha più volte controllato che il regolamento scritto sul loro sito web (quello della funivia) effettivamente recasse le stesse informazioni che abbiamo fornito noi; confermando questa tesi ha poi proceduto.

Come si vedrà nel punto successivo, anche in questo caso ho trovato ancor più strano il fatto che in Caserma ci avessero detto di non aver una copia del regolamento.

Sesto punto:

Al quarto tentativo ci ha risposto un uomo che dopo aver udito il problema e aver preso i nostri dati anagrafici ha disposto che ci rimborsassero la spesa fatta.

Mi è suonato strano che non sapesse nulla, benché si speri fosse del settore comunale preposto alla funivia, circa il regolamento della funivia stessa.

Ho personalmente trovato ancora più anomalo il fatto che lui ci abbia detto che noi  eravamo stati  i primi passeggeri a porre una lamentela del genere.

A posteriori mi è sorta questa domanda: perché dice che siamo stati i primi a porre la questione?

Non credo che, in tanto tempo dall’apertura, ci sia stato solo io come disabile.

Ecco alcune possibili risposte:

1      Ci sono stati ancora dei disabili che hanno usufruito di questo mezzo di trasporto;

2      I disabili e i famigliari o gli accompagnatori non hanno a cuore o peggio non sanno quali siano i propri diritti da accompagnatori e quali siano i diritti per la persona cara in situazione di handicap;

3      Questi disabili e gli eventuali accompagnatori hanno accettato di non esser considerati disabili senza lamentarsene;

4      Le persone non notano che quanto afferma il bigliettaio non è supportato dalla cartellonistica;

5      I passeggeri disabili per mantenere “ un quieto vivere” si attengono alle  norme dichiarate dagli impiegati, fregandosene dei cavilli e pagano normalmente.

Questo non è accettabile perché denota da parte delle Autorità comunali una poca attenzione e una poca cura per questi viaggiatori.

Settimo punto:

Quando siamo scesi per andare alla macchina abbiamo suonato un campanello e sono usciti due uomini che, alla nostra richiesta, hanno voluto conferma che noi fossimo le due persone del caso e hanno restituito i soldi.

Anche in questo caso a posteriori ho capito di aver fatto un errore: aver dimostrato poca serietà, lealtà.

Ho dimostrato questi atteggiamenti nel non aver stretto la mano a quanti ci abbiano restituito i soldi.

Stringere la mano secondo me è segno di ringraziamento e lealtà, oltre far capire all’altro quanto sia stato utile il gesto che abbiamo fatto insieme.


Disabile e la lotta per la chiavetta della pedana sull’autobus a Roma

4
Agosto

Ne abbiamo parlato molte volte delle difficoltà di persone in carrozzina a salire sugli autobus, soprattutto a Roma. Il paradosso è che anche negli autobus attrezzati con pedana, poi ci sono problemi, o per via di malfunzionamenti o per questioni burocratiche. E’ il caso che vi mostriamo in questo video e che potete leggere nell’articolo di Sofia Capone e Giuseppe Cucinotta a questo indirizzo: Disabile non può salire sull’autobus perchè manca la chiave della pedana. Un appunto: leggete il commento lasciato da un lettore. La dice lunga su quanto siamo culturalmente indietro.

Questo il video:


Autista di Autobus ci scrive per una denuncia

19
17
Giugno

Mi chiamo Denis Paglierini, sono un Autoferrotranviere, abito e lavoro a Ravenna, sono più di 2 anni che mi sto battendo per abbattere le barriere archittetoniche nel TRASPORTO PUBBLICO LOCALE A RAVENNA.

L’ Amministrazione Comunale e La Direzione dell’azienda ATM spa Ravenna, dopo 2 esposti presentati ad entambi, elencando le problematiche per i Disabili, persone con capacita’ motorie ridotte e Anziani non hanno fatto nulla, anzi hanno aumentato le problematiche.

Due anni e mezzo fa’ é subentrata la Nuova Direzione, ha acquistato n. 3 autobus con Pedana Disabili Manuale, senza convocare la Commisione tecnica, a seguito di questo, sono stato in consiglio comunale, come Cittadino per 14 mesi per informarmi e studiare chi poteva evitare che il Direttore continuasse ad acquistate altri Autobus con Pedane Disabili Manuali. Purtroppo i due esposti non hanno fatto modo che il Direttore Generale Brunetti Dott. Renzo e il Direttore Tecnico Pietramala Ing. Sandro acquistassero 12 Nuovi Autobus Con Pedane SOLO Manuali, quando al momento della DIMOSTRAZIONE da parte della CASA COSTRUTTRICE sono state presentate PEDANE BIFUNZIONALI elettriche sotto (pedana lunga), quindi non ripida e Manuale sopra (Passerella e non pedana ma corta) quindi ripida.

Le Pedane Elettriche in alcune città vengono Aperte al mattino in Deposito e tutte le volte ai Capolinea. Facendole funzionare queste non si inceppano. Ottima soluzione ma costosa e non vantaggiosa per il Premio produzione che và ai 2 Sig Direttori, meno spendono e più alto è il loro Premio. Le Fermate devono essere messe tutte in sicurezza e con marciapiede rialzato per agevolare la salita.

Ho già fatto fare 2 articoli sui Giornali Locali “ll Corriere Romagna” Cronaca di Ravenna il 14 Aprile 2011 e “La Voce di Romagna” 5 aprile 2011. Io non demordo. Tantissimi Auguri a tutti coloro che ogni giorno devono combattere per ottenere dei diritti che L’ONU ha sottoscritto in Marzo 2011 “DIRITTI DEI DIABILI” fra i tantissimi Diritti c’è anche il TRASPORTO.

Volevo precisare, che l’autista non può abbandonare il posto guida quando l’utenza è a bordo, in quanto il veicolo non é in sicurezza, mettendo in repentaglio la vita di numerose persone.

In Fede.

Paglerini Denis

Aggiornamento a Venerdì 17 Giugno 2011

Dispiaciuto e con tanto rammarico, mi è stato riferito dai miei colleghi autisti A.T.M. Spa Ravenna, che il Direttore Generale Brunetti Dott.re Renzo (pensionato), una decina di giorni fa nel mese di Giugno (io ero in ferie) a una riunione ha intimato tutti gli autisti presenti che se continuavano a non aprire le passerelle manuali per disabili di 15 autobus da lui acquistati, ci avrebbe tolto dalle nostre retribuzioni importi che contemplano dei tempi accessori.

Gli autisti del trasporto pubblico in tutto il territorio nazionale non possono assolutamente abbandonare il posto guida con persone a bordo per motivi di sicurezza.

Noi riteniamo che nei nostri doveri ci sia prima di tutto la sicurezza.

Quindi a oggi l’amministrazione comunale di Ravenna continuando su una linea che invece di abbattere le barriere architettoniche le aumenta. Un’azienda come l’A.T.M., che per tantissimi anni è stata fiore all’occhiello nella Romagna.

Concludo dicendo che se a oggi abbiamo persone insensibili al problema altrui, carissimo Sig.re Sindaco di Ravenna Matteucci Dott.re Fabrizio, le ricordo “La convenzione dell’Onu firmata con l’Italia a marzo 2007”, sono il cittadino che è stato presente per ben 14 mesi tutti i Lunedì sera dalle ore 20,30 – 24,00.

Paglerini Denis

ndr

Non ci assumiamo nessuna responsabilità su quanto scritto dal Sig.re Denis e siamo disponibili a pubblicare qualsiasi risposta e precisazione.

 


Disabile bloccato in metropolitana: ecco i Video di Roma e Milano

1
5
Novembre

Molti avranno visto su “Striscia la Notizia” il servizio sul disabile rimasto bloccato in un servoscala nella metropolitana a Roma. Bene, anzi, male, dopo pochi giorni ecco che a Milano capita la stessa cosa, un disabile bloccato in mezzo le scale con la sua carrozzina che usciva, o meglio, provava a uscire dalla metropolitana milanese.

Grazie al nostro amico Alex vi mostriamo quest’ultimo video registrato dall’amica del ragazzo incastrato nella metropolitana di Milano.

Questo è il video di “Striscia la Notizia” sul disabile bloccato nella metropolitana di Roma, stessa dinamica ma con l’aggravante della guardia privata che reagisce in un modo non molto intelligente, tanto per essere buoni.


Bologna Accessibile a Disabili? ecco un Video

11
25
Ottobre

Bologna Accessibile a Disabili, non molto vedendo questo video. Problemi di barriere architettoniche, ma soprattutto il solito grande problema della pedana sugli autobus. Vedrete una ragazza che prima di poter utilizzare un mezzo pubblico dovrà aspettare 1 ora e più vedendo e provando diversi autobus senza pedana o con pedana non funzionante.

Vediamo il video:

Che c’è da dire? Bologna per fortuna si fa anche amare per la sua bellezza, il calore della gente e l’utilità dei Portici, anch’essi con problemi di barriere ma sicuramente apprezzati anche dai disabili.

Grazie a Veronica per la segnalazione.

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Un Hotel non proprio accessibile a Torino

3
28
Agosto

Pubblichiamo il racconto di un disabile e della sua disavventura in un Hotel di Torino dichiaratosi accessibile ma in realtà, leggete.

hotel plaza esterno

Nuove frontiere: i “diversamente dsabili”

Gent.li Lettori,

mi chiamo Solaroli Iari, ho 37 anni dal 2007 paraplegico a seguito di un incidente stradale. La mia lesione mi consente un buon grado di autonomia, tale da permettermi di viaggiare, vivere da solo, essere, con alcune limitazioni, in pratica autonomo. La scorsa settimana decisi di trascorrere alcuni giorni a Torino prenotando telefonicamente una stanza attrezzata per disabili all’ Hotel Plaza di via Petitti 18 ( ricevuta del pernottamento in mio possesso ).

Ribadisco e preciso che la mia richiesta e prenotazione, avvenute telefonicamente, riguardavano una stanza attrezzata disabili; chiesi anche la disponibilità del garage che venne confermata ed accordata.

Arrivando davanti all’ hotel la prima “sorpresa”: uno scalino di circa 20 cm all’ esterno, ma siamo in Italia e questo fa parte dell’accessibilità; e, con l’aiuto di robuste braccia risulta un’ostacolo superabile…un po’ meno i 5-6 gradini interni che portano alla reception e all’ ascensore per salire alle camere. Ora, per chi non ha dimestichezza, i paraplegici si muovono in carrozzina che non è compatibile con le scale, anzi….

Un costernato portiere, mi dice che posso accedere dal garage; se qualcuno è appassionato di salto con gli sci può tranquillamente rivolgersi all’ hotel Plaza perchè la rampa di accesso ai garage non ha nulla da invidiare ai trampolini olimpionici di salto ma, ahimè, ancora una volta non è compatibile con una sedia a rotelle, soprattutto con una persona sopra. La mia richiesta di un garage ( peraltro disdetta lo stesso giorno vista la disponibilità di posteggi in zona ) è stata fatta nell’ ottica di posteggiare l’ auto e muovermi a piedi ( pardon…a spinta ) o in autobus per il periodo del mio soggiorno, non di usarla per entrare ed uscire dall’ albergo!!!

Decisi di cercare un altra sistemazione mantenendo però la possibilità di pernottare una notte nel caso non avessi trovato un posto in cui dormire; dopo alcune ricerche ho nuovamente chiamato l’hotel confermando il mio pernottamento e chiedendo ulteriori dettagli sulla stanza, visto l’impatto non piacevolissimo: la risposta chiara, netta e decisa è stata che “la stanza è stata ristrutturata a norma”, intendendo forse l’ opera lirica, non la normativa vigente. Ed in effetti di opera doveva trattarsi visto che “l’ attrezzatura” della stanza ( numero 611 per la precisione ) consiste in un maniglione nella doccia. Nessun appiglio vicino al water, sanitari di tipo tradizionale senza neppure un rialzo, nessuna doccetta vicino al wc, nessun seggiolino nella doccia ( troneggiava sul piatto una meravigliosa sedia da giardino in alluminio ), il bidet che impedisce alla carrozza di girare, le dimensioni della stanza degne di un sommergibile della II guerra mondiale ( è impossibile nella zona letto, ad esempio, girare su se stessi in carrozza o arrivare alla finestra ).

La mattina ho chiesto il conto e di andarmene il più velocemente possibile: il Personale in servizio, notando il mio disappunto, ha chiesto delle spiegazioni; dopo un attento ascolto mi sono sentito dire che ” non sono un disabile normale”…ergo sono un diversamente disabile…ergo ancora un non disabile, però continuo a non camminare e non capisco il perchè!!! Chiedo inoltre quali sono i parametri che differenziano un disabile “normale” da uno “non normale”…credo che neanche una burocrazia kafkiana riuscirebbe a farlo!!!!!!

Questo a Torino, nel ricco e civilizzato nord-ovest italiano, nell’anno 2010…enjoy!!!!!!!!!

Cordiali saluti.

Solaroli Iari

Note della Redazione:

Ci dispiace per l’accaduto e siamo disponibili ad una replica da parte dello staff dell’Hotel e soprattutto ci auguriamo in un adeguamento ad hoc per quanto riguarda l’accessibilità.


Disabile prigioniero a Sibari: Treni e Stazione non accessibili

9
14
Agosto

Non vorremmo mai pubblicare certe lettere e invece purtroppo ancora problemi tra disabili e Trenitalia.

treni non accessibili in puglia

Gentile Responsabile di www.diversamenteagibile.it, Signor Maximiliano Ulivieri, sono Caterina, sorella di un ragazzo disabile di 20 anni. Grazie ad internet ho avuto modo di conoscere il vostro sito e mi complimento per le vostre iniziative.

Vi espongo la mia situazione, comune a quelle di molte altre famiglie che hanno al proprio interno una persona disabile.

Avevo intenzione di portare mio fratello da Sibari a Lecce, per andare da una nostra amica, ma questa breve tratta risulta davvero impraticabile per lui che è in carrozzina, in quanto né le ferrovie, né ditte private di autolinee garantiscono mezzi che consentano la salita o la discesa della carrozzina dal treno o dal pulman; a tal proposito volevo chiedervi se siete in grado di suggerirmi su cosa fare e a chi rivolgermi per denunciare con efficacia una situazione che tocca da vicino qualsiasi persona disabile che voglia prendere un treno da Sibari (o dalle molte stazioni ferroviarie che prevedono per molte tratte il cambio in questa stazione).

Dunque il problema riguarda Sibari-Lecce e Sibari-resto d’Italia!!! fortunatamente abbiamo, invece, avuto modo di constatare che i servizi aerei anche per l’estero risultano accessibili ai disabili!

Noi abitiamo in un comune in provincia di Cosenza, nella spesso dimenticata Calabria, e la stazione ferroviaria a noi più vicina che consenta di raggiungere la maggior parte delle altre destinazioni ferroviarie è Sibari, che pur essendo una frazione di un piccolo comune della provincia di Cosenza rappresenta, in base alla definizione data anche da Wikipedia:

“uno dei principali scali ferroviari della Ferrovia Jonica,… nodo di interscambio per i treni diretti sulla Ferrovia Tirrenica Meridionale o a Castiglione Cosentino e Cosenza. È capolinea dei servizi ferroviari regionali Trenitalia per Metaponto e Catanzaro Lido, e di autolinee che attraversano gran parte della Costa Jonica Calabrese e parte di quella lucana”. Proprio per queste ragioni è davvero grave che un disabile non possa usufruirne.

E non si tratta di una situazione temporanea, in quanto non c’è in cantiere nessun progetto, anche a lungo termine, che preveda di adeguare alle esigenze dei più deboli molte realtà ferroviarie del sud.

I problemi cui un disabile va incontro nel momento in cui decidesse di partire dalla stazione di Sibari riguardano l’accesso ai binari, raggiungibili solo attraverso un sottopassaggio (con più rampe di scale) non dotato di sollevatore di scale per disabili, e la mancanza, a questo punto irrilevante, di un sollevatore per carrozzina che consenta la salita sul treno.

Quest’anno non mi sono rivolta a Trenitalia, l’ho fatto l’anno scorso di questi tempi (in quanto volevamo raggiungere Brindisi in treno), quando ho contattato telefonicamente e via mail una Sala Blu della regione Calabria, e gli incaricati mi hanno risposto in tono dimesso che purtroppo la stazione di Sibari non offre la dovuta assistenza ai disabili. Mi sono rivolta alle Sale Blu, in quanto sul sito di Trenitalia esse sono definite come “il punto di riferimento per tutte le esigenze di viaggio delle persone con mobilità ridotta…” ma non ho potuto riscontrarne l’efficienza, anzi mi correggo, l’esistenza dalle nostre parti!

Inutile dire che neanche le compagnie di autolinee private che collegano la Calabria alla Puglia, nel nostro caso, ma comunque il resto delle regioni italiane, è in grado di garantire l’assistenza che consenta la salita o la discesa in pulman attraverso apposite pedane, anche solo manuali, senza contare di considerare se i corridoi dei pulman siano adatti per il transito della carrozzina.

Come spesso succede nella quotidianità, è la famiglia della persona disabile che si ingegna per sormontare le varie barriere che si incontrano, egregiamente e col sorriso, nonostante tutto!

La soluzione più semplice nel nostro caso (potrebbe suggerire chiunque) sarebbe quella di affrontare il viaggio in macchina, ma non essendo per me e mio fratello in questa occasione possibile, sarebbe stato giusto poter usufruire dei mezzi comuni di trasporto… Sarà la nostra amica a venire da noi, va bene comunque! Appare però inconcepibile non avere anche solo la prospettiva futura, per una persona disabile, di poter prendere un treno per raggiungere una qualsiasi destinazione, proprio come spetta a qualsiasi libero cittadino!

Ringrazio il Signor Ulivieri per avermi dato modo di raccontare questa situazione ed invito chiunque si trovi davanti a diritti negati ingiustamente, a denunciarli, per fare in modo che più voci diventino un coro degno di essere ascoltato da chi di dovere.

Saluti,

Caterina

Grazie di cuore a Caterina per la segnalazione e speriamo poter fare qualcosa (ndr)


Miragica: Parco Giochi non per Tutti

12
Agosto

Oggi vi riportiamo una breve lettera di una nostra amica delusa dalla poca Accessibilità del Parco Giochi Miragica in Puglia:

Ieri sono stata a Miragica il parco giochi aperto un paio di anni fà in provincia di Bari. Sono rimasta delusa è dir poco. Le attrazioni sono tutte non accessibili ai disabili, non ho fatto foto perchè non nè valeva la pena. Non lo consiglio proprio. Considera che mio figlio ha 9 anni e a peso siamo riusciti a fargli fare solo 3 trazioni per bambini, ma con estrema difficoltà.

Poi quando ad un’attrazione gli ho chiesto il secondo giro (cosa che in tutti gli altri parchi ti fanno fare e qualche volta anche tre di fila) mi sono sentita rispondere “ed è l’ultimo”. Io sicuramente non ci ritorno più. Avrei voluto andare in direzione a lamentarmi, ma credo che mettendolo in internet dicendo che per chi è in quattro ruote è meglio evitarlo, penso basti. Anzi lì di fianco c’è l’outlet la città della moda, meglio farsi un giro lì, dove non devi pagare il biglietto per entrare e qualcosa da comprare la si trova…

Ci dispiace per la nostra amica, non conosciamo personalmente le condizioni di accessibilità del Parco, se qualcuno ha notizie in più basta ci scriva e le pubblichiamo. Il fatto che sia un Parco nuovo è ancor più grave non sia usufruibile almeno in parte da chi è disabile.

La Magia purtroppo esiste solo nelle favole.

miragica


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Chi siamo

“Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

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