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Raffaello e Maria a Senigallia

6
22
Maggio

Prima di raccontare il mio viaggio  a Senigallia (AN) vorrei illustrare in breve la storia di questa città che non tutti conoscono.

Senigallia, prima colonia romana sull’Adriatico, conosce momenti di grande fortuna e di profonda decadenza.

La sua rinascita certa è databile alla metà del XV secolo, quando Sigismondo Pandolfo Malatesti la fortifica e ripopola il suo territorio. Dopo la sua sconfitta ad opera di Federico da Montefeltro, la città viene data in vicariato ad Antonio Piccolomini dal papa Pio II e, in seguito ad alterne vicende, concessa da Sisto IV a suo nipote, Giovanni Della Rovere, destinato a sposare Giovanna, figlia di Federico da Montefeltro al quale il pontefice ha conferito, in quello stesso anno, il titolo di duca Giovanni, l’anno dopo, è anche nominato Prefetto di Roma e riceve in eredità dal cugino Leonardo il Ducato di Sora.

Giovanni ha a sua disposizione gli architetti di Federico da Montefeltro: Gentile Veterani progetta il rivellino; Luciano Laurana divide il corpo centrale della Rocca nel quale ricava appartamenti che accolgano la corte in caso di emergenza e fa anche il collegamento con la piazza antistante; Baccio Pontelli realizza i quattro massicci torrioni che inglobano la parte residenziale.

Signore di una piccola corte, segnata dall’austerità dei costumi e da una profonda religiosità, fa progettare da Baccio Pontelli per Senigallia il Convento e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Egli non vedrà la fine dei lavori della complessa struttura, iniziata nel 1491, certamente destinata a essere la tomba di famiglia e, forse, edificata per sciogliere il voto fatto alla Madonna e a San Francesco per ottenere la grazia di un figlio maschio. Francesco Maria nasce nel 1490 e, per l’estinzione della casata dei Montefeltro, diventa duca di Urbino nel 1508, primo della dinastia roveresca destinata a durare fino al 1631.

Città ricca continua la sua espansione dotandosi, nel XVI e nel XVII secolo, di altri monumenti tra i quali: il Palazzo comunale, il Palazzo del Duca, la Chiesa della Croce, ove è conservata la Deposizione di Federico Barocci, mentre dello stesso periodo è la bellissima Visita a Sant’Anna del Guercino, conservata nella Chiesa di San Martino. In età pontificia si trasforma da città-stato a città-mercato, anche nelle strutture architettoniche: i Portici sul lungofiume sostituiscono le potenti mura volute da Guidobaldo II a metà del XVI secolo. Quattordici consolati esteri proteggono gli interessi dei mercanti che accorrono nei giorni della celebre Fiera franca della Maddalena, mentre nel XIX secolo essere patria del papa Pio IX consente alla città di Senigallia di vivere ancora da protagonista nella storia.

Nei primi decenni del ‘900 si afferma l’immagine di Senigallia come sede privilegiata del nascente turismo balneare. Un monumento celebrò in modo splendido questa vocazione della città, la Rotonda a Mare inaugurata nel 1933.

Adesso inizio a raccontarvi il mio soggiorno a Senigallia.

Per i turisti in carrozzina (come me) vi dico subito che i marciapiedi non sono per niente accessibili, ci vuole sempre un aiuto. E’ bene ricordare che i soldi incassati dai comuni, per gli Oneri di Urbanizzazione, una percentuale deve essere usata per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Metto alcune foto per farvi capire come si sono impegnati Architetti, Geometri, Funzionari del Comune di Senigallia. Della serie “Siamo obbligati a farli e li facciamo come ci pare!”, in barba alle pendenze massime (8%) previste dalla normativa vigente, non contenti cosa hanno fatto? Sullo scivolo ci hanno messo i Sanpietrini, in alcuni casi non contenti li hanno fatti davanti ai tombini stradali o fuori dalle strisce pedonali!!

Vi allego le foto per rendere meglio l’idea!

Foto A) Qui si vede come lo scivolo è stato fatto in prossimità di un piccolo dislivello in + i sanpietrini!

scivoli fatti male

Foto B)   Qui si vede come lo scivolo è stato fatto in diagonale, alla ricerca della buca!

foto scivolo con buca

Foto C) In questo caso lo scivolo è stato fatto fuori dalle strisce pedonali, ma sempre con i Sanpietrini!

scivoli marciapiedi

E’ una città che non offre solo mare e divertimenti ma anche Cultura e Storia. C’è la Rocca da Visitare, ci sono diverse Chiese importanti.

La Rocca è accessibile perché ha un Servoscala che ci consente di visitarla e di salire anche  sulla terrazza panoramica.

Ingresso della Rocca.

ingresso rocca

La Rocca con l’arcobaleno

arcobaleno

La rocca con il suo giardino, qui non ci si accede senza aiuto perché ci sono scale.

Rocca e Giardino

Foto scattate Terrazza della Rocca.

Terrazza

Un altro punto d’attrazione della Città è la Rotonda sul Mare costruita nel 1933 e dopo una lunga ristrutturazione, è stata riaperta qualche anno fa. Si dice che Fred Bongusto si è ispirato a questa terrazza per scrivere la canzone “Una Rotonda sul Mare”. E’ un luogo dove si svolgono diverse conferenze pubbliche e di passeggio per i turisti per fare delle belle foto. E’ tutta accessibile compreso i servizi igienici.

La Rotonda all’Alba.

Alba

La Rotonda sul mare.

La Rotonda sul mare

Il Palazzo Comunale

Palazzo Comunale

La Porta d’ingresso della Città

Porta d'ingresso della Città

I Portici che sono tutti accessibili, i locali un po’ meno.

Le Chiese non sono per niente accessibili, le pochissime hanno una rampa con una pendenza eccessiva.

Devo dirvi che nel centro i bar, ristoranti, negozi ecc. Se hanno gli scivoli, sono molto ripidi e ci vuole sempre un aiuto.

A pochi chilometri da Senigallia, precisamente a Saltara, c’è il museo della Fisica e il Planetario di Balì, è accessibile, l’ingresso per noi è a sx di questo palazzo (a parte un piccolo percorso con ghiaia), consiglio una visita.

Museo di Balì di Notte e di Giorno.

Museo Balì Notte

Museo Balì Giorno

A conclusione di questo mio racconto, 2 parole sull’Hotel City, dove ero alloggiato. Si trova sul Lungomare Levante è un 4 Stelle, all’ingresso ha uno scivolo. Le camere + grandi sono quelle un po’ più accessibili perché nel bagno ci si gira con la sedia a rotelle senza problemi. La doccia non ha scalino, non è il massimo ma ci si può adattare per 2/3 notti. L’hotel ha una terrazza panoramica per la colazione o per cenare che ha uno scalino e ci vuole un aiuto. Inoltre ha un Ascensore panoramico, dove c’entra tranquillamente anche la carrozzina elettrica. Qui sotto metto alcune foto.

Ingresso Hotel City

Ingresso Hotel

Il Bagno

bagno

Doccia

La Camera

camera

Camera

A parte i problemi che ho trovato nel salire/scendere i marciapiedi, devo dire che mi è piaciuta Senigallia. Consiglio una visita, magari in compagnia. Buon Viaggio!!


Centro Ferie Salvatore ai piedi del Monte Circeo: Accessibile a Disabili

10
21
Gennaio

Il Centro Ferie Salvatore è un villaggio ai piedi del Monte Circeo dove ognuno, che sia portatore di handicap o meno, si può sentire a suo agio, tutto il terreno del Centro, infatti, di circa 2 ettari, è accessibile per le persone in sedia a rotelle. Un luogo dove godere una vacanza con sole, mare e spiaggia; dove non manca la buona cucina e un’atmosfera familiare.

Chi arriva al Centro ferie di San Felice si entusiasma sempre per i meravigliosi giardini, dovunque si vedono palme, piante da frutta e cespugli fioriti.

Dalle terrazze si ha uno sguardo sul Monte Circeo ed il grazioso paese vecchio da una parte, dall’altra ammicca il mare. La famiglia Avagliano, i gestori del Centro Ferie Salvatore, ed i suoi collaboratori trasmettono agli ospiti, con la loro gentilezza, la sensazione di essere parte di una grande famiglia. Qui possono fare ferie spensierate giovani ed anziani, disabili e non.

IL TRIONFO DELLA CUCINA MEDITERRANEA ED INTERNAZIONALE

Il giorno comincia con un’abbondante colazione al buffet. Con il latte ed i succhi di frutta sono offerte diverse specie di tè, un buon caffè americano od italiano, frutta di stagione, oltre a formaggi ed insaccati vari.

Il Centro non offre il pranzo, ma gli ospiti possono preparasi una colazione al sacco dal buffet.

La cena con diversi antipasti, insalate, un primo ed un secondo, il vino ed il dessert, è molto varia: tipica italiana. Naturalmente sono tenuti in considerazione i desideri dei vegetariani e degli ospiti legati ad una dieta particolare. Ogni 10/15 giorni si organizza una festa con specialità regionali, italiane ed internazionali con intrattenimento musicale. È soprattutto durante queste feste che si crea l’atmosfera per conoscere e stringere amicizia con persone di ogni nazionalità.

LO SPORT AL CENTRO FERIE SALVATORE

sport per disabili

Chi non cerca solo tranquillità ma desiderio fare anche dello sport, qui può trovare strutture per il ping-pong e per l’hockey c’è a disposizione in nostro campo polivalente. Dove una volta c’erano le paludi ora si estendono pianure fino al mare, con strade poco frequentate che invitano a passeggiare o a fare allenamento per alcuni sport come hadybike o maratona.

Per chi vuole nuotare c’è il mare che non potrà essere sostituito da una piscina. È possibile partecipare a corsi sub o immersioni per chi ne ha interesse, anche se in carrozzina.

WELLNESS

Abbiamo una piccola sala massaggi con ambiente molto accogliente, dove vengono svolti diversi trattamenti di benessere. È possibile provare il massaggio con le pietre calde o godersi il rilassamento di un massaggio indiano alla testa o un massaggio antistess per i piedi. Sono offerti anche trattamenti Reiki e leggera fisioterapia.

L’ARENILE

spiaggia accessibile disabili a roma

Il Centro Ferie Salvatore dispone di un proprio arenile che dista circa km 1.5 dalla casa, ma è facilmente raggiungibile con il nostro servizio navetta (con pulmini muniti di sollevatore ed attrezzati per il trasporto di persone con handicap) o facendo una passeggiata a piedi o in carrozzina. Per scendere in spiaggia c’è una comoda rampa in cemento. Viottoli di piastre rendono accessibile e visitabile tutto l’arenile fino ai bagni, alle docce ed ai singoli ombrelloni con sdraio e lettini. La peculiarità dei nostri lettini è che sono ancorati in basi di cemento colorato che li rendono stabili. I lettini sono all’altezza della sedia a rotelle e quindi possono assicurare alle persone disabili l’autonomia o alleviare il lavoro dei loro accompagnatori.

Un bagnino accompagna, con una nostra sedia a rotelle speciale, i disabili in acqua fino al punto in cui possono nuotare. Poi li riaccompagna sulla spiaggia. L’ombrellone con i lettini può essere affittato per un modico importo; il nostro servizio vi è compreso.

Anche per i bambini la nostra spiaggia è comoda e senza pericoli poiché il fondale del mare scende gradualmente e un frangiflutti pare le onde più grandi. Questo frangiflutti non è lontano dalla riva ed è gradito punto d’appoggio per nuotatori. Chi vuole andare ancora più lontano può affittare un pattino, un jet ski, catamarani o prendere lezioni di surf negli arenili limitrofi. Ci sono anche campi per il beach volley ed altre attività ludiche.

GITE CULTURALI

Il Centro Ferie Salvatore è situato in comoda posizione per realizzare diverse gite. La parte moderna di San Felice Circeo si trova in pianura e può essere raggiunta dal Centro in 15 minuti a piedi o con la sedia a rotelle. Chi vuole uscire la sera è benvenuto in ogni bar o ristorante. Molti esercizi commerciali, bar e ristoranti si sono adeguati alle esigenze di chi sta in sedia a rotelle. La parte antica del paese si trova sul dorso del Monte Circeo e può essere raggiunta solo con l’auto. Qui in estate c’è molto movimento. Ci sono anche qui bar e ristoranti per sedersi ed osservare la vita del paese. Nei giorni sereni si ha dalla città antica una bellissima vista del pittoresco golfo. Il martedì c’è il mercato, accessibile per la sedia a rotelle, dove si può trovare tutto per la vita quotidiana, per spese più sostanziose vale la pena recarsi nelle città vicine come Sabaudia e Terracina dove il giovedì vi è il mercato con più ampia scelta di merci. Senza allontanarsi molto si possono fare delle gite interessanti: già nel raggio di Km 50 da san Felice Circeo si può scoprire la meravigliosa vegetazione mediterranea e diversi luoghi antichi. Inoltre si può raggiungere a piedi o con la sedia a rotelle il porto di San Felice Circeo con le belle ville e le grosse imbarcazioni. Il Parco Nazionale del Circeo offre agli amanti della natura la possibilità di osservare la flora e la fauna e di visitare la villa degli imperatori romani. Molto interessante è Sperlonga, un villaggio di pescatori. Costruito su una roccia nel medioevo venne spesso saccheggiata dai saraceni. Vi sono dei punti con un meraviglioso panorama ed una passeggiata nei vicoli stretti e contorti dà l’impressione che il tempo si sia fermato.

Interessanti sono anche i Giardini di Ninfa: la Pompei del medioevo. Le sue rovine, chiese e palazzi sono coperti da una splendida vegetazione ed il fiume Ninfa ha un’acqua limpidissima. È possibile visitare Sermoneta, nel cui castello Lucrezia Borgia visse per un periodo. Questa città ha conservato il suo fascino naturale ed è famosa per il suo gelato artigianale, i suoi cappuccini e gli amaretti.

Le abbazie di Fossanova, Valvisciolo e Casamari ci raccontano la vita monastica e l’opera dei monaci Cistercensi durante il medioevo. L’abbazia di Montecassino dista solo un’ora di macchina, mentre per visitare città e luoghi come Roma, Tivoli, Napoli, Capri, Pompei, etc. richiede un giorno intero.

Tute queste gite, anche per persone in sedia a rotelle, possono essere organizzate su richiesta anche da noi (per un numero minimo di partecipante) e sono indimenticabili.

  • Potete chiedere di Umberto Avvisati chiamandolo al numero: 320.1925263 – Riferite che vi abbiamo dato noi il suo contatto.

CONTATTI:

Centro Ferie Salvatore
Via Manzoni 20
04017 San Felice Circeo (LT)
Italy
Tel.: 0039 0773 070050
Mobile: 0039 348 4357571
Fax: 0039 0773 070050

Web: www.centroferiesalvatore.com


Roma Accessibile: il racconto di Claudio e Anna

7
Gennaio

I nostri amici Claudio (disabile con carrozzina elettrica) e la sua fidanzata Anna sono stati a Roma. Ecco il loro racconto.

Ciao sono Claudio e sono andato in vacanza a Roma all’hotel Medici in via Flavia 96 in zona Porta Pia con Anna la mia fidanzata. Io e Anna siamo andati con la mia macchina attrezzata di pedana elettrica e la mia carrozzina anch’essa elettrica. Ha guidato lei e per la mia stella è stato un viaggio, a ragione faticoso.

Passo subito a dire che scegliere l’albergo è stata abbastanza facile da un certo punto di vista a livello di accessibilità, infatti ho dei link che posto immediatamente che contengono alberghi adatti ad ospitare persone disabili, tuttavia da esperienza personale è meglio scrivere e chiedere delle informazioni dettagliate sull’accessibilità. In tal senso e i dipendenti dell’albergo sono stati molto chiari già in fase di prenotazione dicendomi chiaramente che la carrozzina elettrica non poteva salire in ascensore perché era piccolo e ci entrava solo una carrozzina manuale standard. Dopo che mi hanno rassicurato tramite mail che potevo caricare la mia carrozzina nell’hall del hotel, prenoto. Decidiamo di utilizzare l’auto mia dotata di di pedana elettrica per caricare i bagagli e la mia carrozzina anch’essa elettrica. Decisione presa da me perchè non sapevo come raggiungere l’albergo con i bagarli. Infatti io mi sarei mosso autonomamente con la carrozzina elettrica ma Anna avrebbe dovuto portare i bagagli miei e suoi in strada da Temini a Porta Pia cosa che a mio avviso era troppo scomoda per il mio tesoro. Infatti sapendo che a Roma era impossibile usare i mezzi pubblici per numerosi inconvenienti con le pedane, ho preso questa decisione. Con il senno di poi, se dovessi tornare a Roma userei il treno e chiamerei dei pulmini per muovermi in città.

Ora passo a descrivere l’hotel dal punto di vista dell’accessibilità e del personale:

Per entrare in hotel c’è un gradino di 2cm che si supera agevolmente (vedi foto sottostante) e 2 porte in legno piuttosto pesanti che qualcuno deve aprine, nel mio caso è stata Anna ad aprirle.

Per accedere all’ascensore c’è una salita facile da superare, ecco la foto:

Purtroppo l’unica foto dell’ascensore è venuta mossa ma garantisco che una carrozzina manuale ci sta dentro.

A questo punto spendo 2 parole sul personale dell’hotel che è molto simpatico e disponibile ad aiutate in tutte le esigenze, da quelle normali (tipo trovare un ristorante dove mangiare) a quelle un po’ più specifiche (come per esempio mettere sotto carica la carrozzina elettrica durante la notte), come potete vedere dalla foto sottostante:

La sala della colazione era inaccessibile per via di alcuni gradini che ne impedivano l’accesso tuttavia a noi ci hanno portato la colazione in camera tutti i giorni senza farci pagare nulla per il servizio. Se non faceva tanto freddo c’era anche l’alternativa di farci portare la colazione nel giardino dell’albergo, noi per comodità come ho già detto, abbiamo optato per la colazione in camera :-).

L’unica camera attrezzata per i disabili di questo hotel è la 112 ed larga con un bagno altrettanto largo. Come noterete ci sono 2 maniglioni per il water e 2 per la doccia, un maniglione è predisposto intelligentemente tra il water la doccia ed è condiviso per entrambi i servizi. L’impianto doccia non ha il gradino, per cui è accessibile e in bagno c’è anche uno sgabello in plastica per sedersi e fare la doccia, nella foto è lo sgabello dove Anna ha messo su il suo beauty rosso.

Come dicevo la camera è molto grande e ecco qui alcune foto che rendono l’idea, questa è la porta d’ingresso:

Questo è il letto matrimoniale piuttosto largo e alto in modo che è più facile essere messo su una carrozzina per chi usa la carrozzina manuale. Io l’ho trovato comodo perchè era sufficientemente alto per alzarmi da solo:

E infine la distanza tra il letto matrimoniale e il bagno che rende l’idea della grandezza della camera, si gira tranquillamente con la carrozzina manuale.

L’hotel lo consiglio per i disabili che sono in carrozzina manuale o chi come me cammina in casa e usa la carrozzina elettrica per spostarsi in strada.

Claudio e Anna

n.d.r. Fine prima parte…nel prossimo articolo leggeremo di come si sono spostati in città…


Viaggio Genova – Napoli: il racconto di Lucia

6
Gennaio

Per i racconti di Viaggi fatti da persone disabili, oggi vi pubblichiamo quello della nostra nuova amica Lucia.

Premessa: quando sono partita non sapevo ancora del vostro sito, per cui non ho fatto foto ne mi sono documentata con precisione, però è un viaggio che risale a una settimana fa e quindi mi ricordo ancora bene, spero possa essere utile a qualcuno!

Vacanza Genova-Napoli

Sono partita in pullman con un gruppo molto nutrito di miei amici e il mio ragazzo. La cosa che mi preoccupava un po’ era che, rispetto ai viaggi precedenti, c’erano pochi ragazzi grandi e in grado di darmi una mano (3-4, che, essendo anche organizzatori della vacanza, erano  molto impegnati e non sempre potevano pensare a me). Per questo ho sperato di trovare poche barriere architettoniche per facilitare la situazione.

Intanto il viaggio in pullman.. non proprio comodissimo per chi ha difficoltà motorie, ma io nel tempo ho escogitato un paio di trucchetti che mi rendono più comodo il viaggio: sedersi sempre in un posto “esterno” (non quello vicino al finestrino) per avere modo eventualmente di stendere un po’ le gambe e, per quanto riguarda la salita/discesa, per evitare i gradini alti e faticosi, o un amico mi prende sotto le ascelle e un altro dalle gambe, oppure faccio da sola, mi attacco alle maniglie delle scale e mi tiro su con le braccia, “scivolando” giù dai gradini senza affaticare le gambe.

Per quanto riguarda gli autogrill hanno tutti un bagno accessibile (non mi ricordo di averne trovati senza), ma stavolta c’è anche il jolly che sono tutti mediamente comodi e puliti.

Prima tappa:

Arezzo: ci fermiamo in questa cittadina, a mio parere deliziosa,  e ci avviamo verso la Cappella Bacci, meravigliosamente affrescata da Piero della Francesca. La strada non è molto agevole: salite/discese ripide, acciottolati vari e gradinetti. Per superare i gradini che portano alla chiesa c’è uno scivolo, ma per uno che non lo sa è molto difficile notarlo: è una discesina stretta “intorno” a un monumento (dubito fortemente che sia fattibile in carrozzina senza aiuto)

(da questa angolazione sembra visibile ma arrivandoci di fronte non lo è)

Se non ricordo male per l’entrata vera e propria c’è un gradino.

Passiamo poi a visitare il Duomo, c’è una scalinata per accedervi, ma si può ovviare facendo una salita attraverso cui si arriva a livello dall’entrata. Anche qui ho il dubbio del gradinetto all’entrata.

Facciamo poi un rapido salto alla Chiesa di San Domenico dove c’è un Crocefisso dipinto da Cimabue (che non mi piace un granchè). Qui sono certa che c’è un gradino all’entrata.

Risaliamo in pullman per arrivare all’hotel dove dormiremo:

Hotel Palacavicchi (Ciampino): evitatelo come la peste, camere sporche, due asciugamani per due persone, riscaldamento insufficiente e rumorosissimo, luce che passava attraverso le tende e, cosa peggiore, acqua del rubinetto talmente disgustosa che ho evitato accuratamente di berla. Per quanto riguarda l’accessibilità: si accede all’hotel senza gradini, ma la brutta sorpresa è che questo posto è fatto di una decina di piccole “casette” in fila.. ognuna di queste casette ha quattro gradini all’entrata, si esce dall’alltra parte e si fanno i quattro gradini della casetta successiva.  Morale della favola, ho fatto dovuto fare questi gradini per circa sei/sette volte, salvo poi venire informata che c’era una (lunghissima) strada alternativa senza scale che nessuno di noi aveva notato, essendo sera. Per farla bisogna comunque superare un gradinetto. Anche per la sala ristorante c’è un gradino.

Al mattino si riparte alla volta di:

Napoli: visita in pullman nella zona panoramica della città (da mozzare il fiato!), dopodichè si scende per dirigerci verso piazza del Plebiscito. I marciapiedi hanno gli scivoli, ma son stretti, scomodi e ripidi (io personalmente non ce l’avrei fatta a girare da sola). Pranzo al sacco e poi un salto da “Gambrinus”, dove dicono si faccia il caffè migliore di Napoli. Qui doppia brutta sorpresa: gradino alto per entrare e bagno non accessibile in fondo a un lungo piano di scale.

Risaliamo in pullman dirigendoci verso la reggia di Caserta.

Caserta: Reggia totalmente accessibile, per salire c’è un ascensore, ma per il ritorno ai pullman c’è un grosso inconveniente. Dobbiamo scendere giù nel  parcheggio, l’inizio promette bene, c’è una rampetta al posto dei gradini, ma ecco la beffa: fanno la rampetta, ma non puoi scendere più giù, perché ci sono le scale mobili solo per la salita (che già non sarebbero il massimo, ma almeno qualcosa). Risultato, mi devono portare in braccio. Arrivata giù è pieno di cartelli col simbolo handicap, e in effetti è tutto accessibile (ma uno come fa ad arrivare giù dove è accessibile se ci son le scale?). Mi è anche sorto il dubbio che ci fosse un altro passaggio non so dove, ma la guida ci ha detto di passare di lì. Tra l’altro curiosando su internet ho visto che la reggia viene additata come modello di accessibilità.

Ultima tappa:

Hotel Crowne Plaza (Caserta): posto fantasmagorico dai costi proibitivi, noi ci siamo andati solo perché queste grandi catene fanno sconti comitive e si paga quanto un albergo normale. Bellissimo hotel, più accessibile di così non si può, addirittura nella camera disabili c’è lo spioncino ad altezza carrozzina per vedere fuori dalla porta. Uniche pecche: se siete in gruppo come noi vi rifileranno una singola come doppia e una doppia come quadrupla, perché i letti sono a una piazza e mezzo, ma son davvero piccolini per starci in due.  Seconda cosa, l’albergo è enorme, ai piani delle camere c’è la moquette,  che non va d’accordissimo con la carrozzina, per cui per andare a trovare amici vari mi sono rifatta i bicipiti!

Sembra strano, ma la mia vacanza si conclude qui, in albergo,  perché sono stata due giorni a curare un’amica con la febbre alta, che poi me l’ha passata, costringendomi a tornare a Genova prima del previsto.

Lucia


Una Vacanza Accessibile a Firenze: il racconto di Carla

23
Dicembre

La nostra cara amica Carla ci racconta della sua vacanza a Firenze sotto l’aspetto accessibilità disabili. Firenze accessibile a tutti? leggiamo.

E’ STATO BELLISSIMO, DI PIU’!!!!!

Dal 21 al 27 giugno 2010 una settimana di vacanza a Firenze. Una meta che sognavo da un po’ di tempo ma che rimandavo da qualche anno per pigrizia. Non ci si può improvvisare turisti se si è in carrozzina, bisogna preparare prima il tour informandosi sull’accessibilità e sul tipo di barriere che si possono incontrare. E così è deciso: quest’anno si va a Firenze con due accompagnatori amici, la carrozzina elettrica e la mia Kangoo attrezzata. Vado in internet e cosa ci trovo? Il sito: www.diversamenteagibile.it

E’ stato un valido aiuto ed anche Max (Project Manager del sito) è stato disponibile sia telefonicamente sia attraverso e-mail. Prima cosa trovare un albergo o un alloggio accessibile e che accetti gli animali: ho un gatto. Avevo tre o quattro alberghi e Borgo Elisa a 25 km da Firenze immerso nel verde del Mugello. Scegliamo Borgo Elisa perché è gestita da un’associazione che si occupa di disabili, perché sarà senz’altro “attrezzato” (solo chi vive il disagio capisce veramente e trova le soluzioni giuste) e perché sarà un posto tranquillo. Prenoto, preparo il tour e si parte. Siamo accolti con calore, simpatia e disponibilità come spesso succede nel mondo del sociale. Camere e bagni sono grandi e comodissimi anche per chi come me deve portarsi parecchi ausili.

Ci viene detto che ogni giorno prima di partire per Firenze è meglio telefonare alla ZTL per segnalare la macchina e poter così circolare liberamente anche in centro senza prendere multe (naturalmente bisogna avere il cartellino per il permesso di parcheggio).

  • Santa Maria Novella è accessibilissima sia come ingresso sia all’interno anche se una semplice pedana messa di fianco all’altare principale, permetterebbe anche a noi di andare sul retro dello stesso a vedere tutte le opere d’arte. Una semplice pedana renderebbe questo luogo totalmente accessibile.
  • Santa Maria del Fiore è accessibilissimo sul fianco destro ma non sono riuscita a capire se esiste un ascensore per salire sulla cupola. Qualcuno lo sa?
  • Accessibile pure il Battistero.
  • Il campanile di Giotto si guarda dall’esterno.
  • Piazza della Signoria ci accoglie senza problemi come pure tutto l’interno di Palazzo Vecchio.

Si percorre poi con non poca fatica per il ciottolato, tutto il Ponte Vecchio ovviamente limitandomi a guardare le gioiellerie dall’esterno per gli ingressi troppo piccoli.

  • Il giardino di Boboli ci ho rinunciato, gli addetti ci hanno sconsigliato perché impraticabile.
  • Bellissima e interessante la visita a Santa Croce, dove ci sono le tombe dei “grandi”.
  • A San Lorenzo si trovano due gradini bassi all’ingresso ma superabili con facilità. Perché non eliminare questi ostacoli con la solita semplice pedana?
  • Piazzale Michelangelo invece offre una veduta dall’alto della città da mozzafiato !!!!!

Da rilevare assolutamente i marciapiedi che se hanno lo scivolo in salita dovrebbero averlo anche in discesa (o sbaglio)?

Per non parlare dei cestini dello sporco fissati sui marciapiedi che ti costringono a scendere in mezzo alla strada.

Posso dire che comunque nonostante il ciottolato delle vie e delle piazze che ti distrugge il collo, la schiena e i marciapiedi, Firenze è una città che merita di essere visitata. E’ un gioiello d’arte che ti porti nel cuore per  tanto tempo.

Carla Montanari



In quel di Milano tra metropolitana accessibile e autobus a Rho

24
Ottobre

Come molti che ci seguono sanno, siamo stati a RHO nell’hinterland Milanese. Per quanto riguarda l’accessibilità abbiamo avuto risvolti positivi. Come prima cosa segnaliamo gli autobus della Stie S.p.A. che a RHO hanno praticamente tutti la pedana che viene estratta sempre gentilmente dagli autisti (sito Web Stie) e ti permette oltre che girare la città anche andare a RHO Fiera, importante location di fiere molto interessanti (sito). Da lì si può prendere la Metropolitana per Milano.

Per quanto riguarda questo mezzo possiamo dire che se siete con la carrozzina manuale e con accompagnatore non ci sono grossi problemi, con elettrica non è praticabile, non essendoci scivoli per accedere al vagone. Abbiamo trovato molta disponibilità da parte degli operatori presenti nel chiamare le varie stazioni per verificare il funzionamento dell’ascensore. Vogliamo aggiungere l’importanza di chiamare almeno 2 ore prima il numero verde 800.80.81.81 per verificare in modo ancor più preventivo il funzionamento degli ascensori. E’ capitato alcuni non funzionavano ma chiamando prima si è potuto cambiare percorso e arrivare ugualmente a destinazione.

Vi lasciamo con alcune un breve racconto a fumetti del nostro soggiorno milanese.


Il Vino di Montalcino al Castello Banfi: una visita accessibile

4
12
Ottobre

Oggi per il Turismo Accessibile parliamo di un luogo di gran fascino e fama mondiale. Il Castello di Banfi, un punto di riferimento per chiunque al mondo si occupi di produzione vitivinicola nella zona di Siena. Dai grandi vini di Montalcino (Brunello, Rosso e Moscadello di Montalcino), passando per le pregiate denominazioni del sud della Toscana. Grazie agli amici Silvia e Pietro e all’ospitalità di tutto lo staff abbiamo potuto visitare questa importante residenza ma soprattutto entrare sia dove ci sono i macchinari di produzione del pregiato vino, sia nelle cantine dove poter ammirare le prestigiose botti di varie dimensioni. Non è da tutti i giorni trovare una cantina accessibile e che cantina!!

Eccoci con i nostri amici e Michela che ci spiega tutto il processo di nascita del nettare degli Dei, che di sicuro apprezzerebbero:

Pensiamo proprio che la degustazione di un Vino dopo aver visto la sua nascita sia ancor più di valore e ogni sorso si possa chiudere gli occhi e tuffarsi nei dettagli della creazione. Gli impianti si possono visitare senza particolari problemi, sono tutti al pian terreno.

Appena arrivati vi trovate davanti ai selezionatori di uva per i vini più pregiati, selezione che come vedete si fa tassativamente a mano per poi procedere con macchinare computerizzati. Queste persone erano lì dalle 5 del mattino.

La nostra guida tecnica ci spiega con novizia di particolari questo processo. Vedere con quanta fatica e attenzione si attua ci fa ancor più rendere preziosi questi vini.

La produzione però si avvale anche di tecnologie e idee uniche che fanno di questa tra le più innovative al mondo:

Dopo la raccolta, rigorosamente a mano, si procede ad una accurata selezione su nastro trasportatore dei grappoli prima e dei singoli acini poi, allo scopo di garantire una materia prima assolutamente perfetta per il successivo processo di vinificazione. Un processo che si avvale di innovativi tini compositi legno-acciaio studiati, messi a punto e brevettati dal nostro staff tecnico, e nei quali, agli indubbi e ben noti vantaggi di un corpo centrale in legno si associa la versatilità della parte superiore in acciaio inox.

Uno dei luoghi più affascinanti è sicuramente la cantina vera e propria dove ci sono tutte le botti del prezioso vino. Ringraziamo anche lo Staff per averci guidato al suo interno con attenzione per ogni nostra esigenza.

Ecco una raccolta dei vari momenti del nostro tour.

Dopo il Tour siamo passati dalla teoria alla pratica, ovvero, berci un po’ di vino!!! Questo è stato possibile nell’enoteca accessibile. C’è pure il bagno attrezzato, il maniglione c’è, è dietro la porta.

L’assaggio dei vini è stato esaltante per i nostri palati, il tutto concluso con delle coccole dolciarie fatte da cantuccini nel Vin Santo. Acquistate alcune bottiglie, non potevamo non approfittarne! ci rechiamo a vedere il castello, che però non è accessibile ai piani alti ma comprensibile visto l’epoca di costruzione.

Ci facciamo ancora un giro nei dintorni per goderci dello splendido panorama dei vigneti e salutando i nostri amici ce ne torniamo con il sorriso e con delle bottiglie di vino, anzi, il nostro addetto stampa si è preso pure la grappa!, a casa.

Un grazie di cuore a Silvia, Pietro, Michela, lo Staff Banfi, la Direzione, per l’accoglienza e l’attenzione riservata.

p.s.

Si consiglia ai disabili che vogliono fare la nostra tipologia di visita di avere almeno un accompagnatore.


Vacanza in Maremma di Enrico e Cinzia

1
31
Agosto

Ecco i nostri Amici Enrico e Cinzia che raccontano la Maremma Accessibile a Disabili:

Dopo la recensione del Podere Tuscania, come promesso, vi relazioniamo la nostra breve vacanza in Maremma Toscana.

Il giorno dell’arrivo al Podere, dopo aver pranzato ed esserci riposati per il viaggio abbiamo contattato l’amico Max Ulivieri che ci ha invitati a passare la serata a Piombino. Guidati dalla moglie Enza abbiamo parcheggiato comodamente in Piazza Dante (ottimi parcheggi riservati a spina di pesce) e poi ci siamo avviati verso il centro storico di Piombino che si stava preparando per la Notte Bianca (foto 1).

A parte il ciotolato e alcuni tratti in forte pendenza il luogo merita una visita soprattutto nella zona del faro da dove si può ammirare l’Isola d’Elba (foto 2). L’accessibilità per chi è in carrozzina manuale è molto condizionata soprattutto per le pendenze mentre per chi si muove con ausili elettrici non vi sono problemi. La bella serata passata con Max ed Enza ci ha confortati e caricati per l’indomani pieno di interessanti programmi. L’idea era quella di informarci sugli orari delle partenze per l’Elba.

Giunti a Piombino in piazzale Falcone e Borsellino dove si trova la biglietteria per i traghetti abbiamo trovato facilmente un parcheggio riservato e delle chiare indicazioni sul percorso accessibile per arrivare all’imbarco (foto 3). Constatata la facilità e la disponibilità di compiere l’attraversata non abbiamo esitato oltre e ci siamo muniti dei biglietti necessari e avviati al molo dove il personale di servizio ci ha accompagnati all’ascensore del traghetto per salire sul ponte della nave (foto 4). Ad essere sinceri l’accessibilità sui traghetti Moby non si può considerare tale ma il personale ti assiste con cortesia e riguardo.

In un’ora siamo arrivati a Porto Ferraio che ha un centro storico molto bello e interessante. Abbiamo trovato un ristorantino sul porto con il bagno attrezzato ma non accessibile in quanto per arrivarci bisogna superare un bel gradino (foto 5). I marciapiedi sono a norma e molti negozi sono ben raccordati (foto 6),. La nostra visita si è limitata al centro storico non abbiamo visto la casa dove stava in esilio Napoleone e la tanto decantata spiaggia delle Ghiaie per mancanza di tempo, ma questo sarà il motivo per ritornarci.

Il giorno successivo abbiamo visitato Castiglione della Pescaia che si trova a una cinquantina di chilometri passando per Follonica e per Punta Ala.  Il centro storico, dove abbiamo parcheggiato l’auto, è zona a traffico limitato per cui abbiamo avvisato i vigili tramite un numero verde chiaramente indicato ai margini e poi attraverso Piazza della Libertà (foto 7) siamo arrivati a un ristorante che ahimè non aveva un bagno accessibile (questa è una grave mancanza soprattutto nei luoghi turistici). Successivamente abbiamo trovato un posto di emergenza medica con un bagno attrezzato  in Piazza Orsini. Da li inizia il lungomare pedonale con molti bagni privati aventi il simbolo dell’accessibilità, abbiamo trovato una rampa di accesso alla spiaggia senza continuazione verso il bagnasciuga (foto 8).

Il terzo giorno lo abbiamo dedicato al relax nella spiaggia vicina al podere. A parte il percorso in alcuni punti troppo ripido (ricordo che la pendenza massima per il percorsi non deve superare il 5 %) la spiaggia è accogliente con dei servizi igienici accessibili e con la possibilità di noleggiare ombrelloni e lettini che possono essere posizionati su delle piattaforme in plastica (foto 9).

passerelle sulla sabbia

La spiaggia si fregia del simbolo di accessibilità che comunque anche in questo caso è un po’ condizionata. Non è presente una carrozzina del tipo Job per poter essere accompagnati in acqua.

Che dire alla fine di questa esperienza. I luoghi sono molto belli, l’accessibilità è discreta ma i colleghi disabili della zona (Max in testa) devono darsi da fare per migliorarla soprattutto a livello informativo per inquadrarne bene il concetto: l’accessibilità non è solo un simbolo ma una serie di attenzioni che devono mirare alla completa autonomia delle persone con disabilità. Alla prossima.

foto della maremma accessibile


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“Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

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