Ho visitato la città dal 28 luglio al 1 agosto. Buona esperienza. Non la migliore all’estero ma in fin dei conti piacevole. Mi sono spostato con carrozzina a spinta per via dei problemi di danneggiamento batteria già riscontrati in passate esperienze in altri aeroporti internazionali quando ho imbarcato la sedia a rotelle elettronica. Fortunatamente mi sono mosso in gruppo (eravamo in cinque), perciò turnando non ci sono stati particolari episodi di “affaticamento” da parte di chi mi scorrazzava. Ora seguirò ad elencare nel dettaglio.
Aeroporti: sia da Fiumicino, che da Praga, nessun disagio per l’imbarco. Personale preparato, pronto e a Praga persino competente.
Mezzi pubblici: Praga si sta dotando nel corso degli anni di quanto necessario per consentire a qualsiasi disabile di accedervi. Non tutta la rete risulta coperta, ma anno per anno si assiste alla progressiva dismissione di mezzi datati e contestuale sostituzione con quelli a norma. Segnalo di non aver trovato problemi nel transfer dall’aeroporto all’hotel, essendo quest’ultimo ubicato vicino ad una fermata nevralgica e quindi molto trafficata (Namesty Republiky). Il bus (linea AE) era munito di pedana e dotato di spazio per sistemazione della sedia a rotelle. Di seguito il link dei trasporti pubblici praghesi, con il “timetable” dove è possibile, selezionando la linea del bus o del tram, individuare l’orario di passaggio dei mezzi attrezzati in corrispondenza delle specifiche fermate. spojeni.dpp.cz
Allego altresì la mappa della metro con le stazioni accessibili (a mio parere ancora poche, ahimè). Scarica PDF MB_day_lines
Albergo: Ho soggiornato all’Atlantic Hotel in Na Porici. Economico (c’è da dire che ho prenotato con circuito Booking già febbraio) e nella Città Vecchia (Stare Mesto), quindi a due passi dai principali punti di interesse. Albergo attrezzatissimo. Ingresso a livello del marciapiede. Stanza spaziosa. Servizi igienici completamente a norma (wc dotato di maniglione, doccia con presenza di sgabello pieghevole e piano di scolo inclinato, lavandino ad altezza comoda, ampio spazio di manovra per sedie a rotelle). Suggerisco comunque di indicare la preferenza di una camera accessibile ad ospiti disabili già in sede di prenotazione, in modo tale da farsela assegnare tranquillamente all’arrivo senza dover incorrere in eventuali disagi.
Passeggiate: in città, specie nella zona turistica, non ho incontrato difficoltà per salire o scendere dai merciapiedi. Gli scivoli sono quasi sempre presenti. In quattro giorni saranno state un paio o poco più le volte in cui ho dovuto “brutalmente” affrontare gradini per strada; diverso è il discorso per l’accesso ai ristoranti ed esercizi commerciali. Presenza assidua di barriere architettoniche dovuta all’età degli edifici e, presumo, al mancato adeguamento alle leggi da parte dei commercianti. Ormai da questo punto di vista è tutto trito e ritrito un po’ dappertutto. Mai avuto necessità ma non ho notato, tra i vespasiani cabinati pubblici, simboli che richiamavano ad handicap, perciò desumo carenze anche per tale esigenza.
Monumenti: ho visitato i seguenti monumenti
– Museo Nazionale: accessibile
– Quartiere ebraico: non tutti i luoghi sono accessibili. All’ingresso del cimitero ebraico, alle casse, dànno delucidazioni sui punti da poter visitare fornendo un depliant, complessivamente tre/quattro dei dieci di cui lo stesso quartiere consta. Biglietto unico ridottissimo, 100 corone mi sembra (3,5 euro), per disabile+accompagnatore (ci mancherebbe!). Visto cimitero e sinagoga (rampe e montascale azionato dal personale di servizio)
– Castello, Vicolo D’Oro, Cattedrale di San Vito: Biglietto gratuito per disabile+accompagnatore. Non tutte le zone del castello sono percorribili.
Non ho avuto modo di visitare la Torre Petrin da dove è possibile ammirare la vista dell’intera città. Dubito lo sia per i disabili essendo vecchiotta la funicolare che porta i turisti fin sulla collina dove la torre è situata.
Luoghi di piacere: mi permetto di aprire una parentesi a riguardo, a rigorosa convinzione di quanto il sesso debba essere un diritto per tutti. Praga offre molte possibilità da questo punto di vista. Non molto per i disabili in termini di accessibilità alle strutture orientate in tal senso (bordellini, nightclub e altro). Un’isola felice c’è ed è lo “Showpark Market”. Ingresso attrezzato, personale disponibile, ragazze bellissime. Consiglio di incontrare quelle che sorridono perché sicuramente più sensibili e meglio predisposte alle diversità. Non approfondisco poiché non credo sia questa la sede adatta per poterlo fare, però se si è capaci di orientarsi nell’ambiente, c’è da divertirsi sicuro.
Conclusioni. È una capitale europea in cui per i disabili c’è ancora molto da fare. Certamente non è Amsterdam per l’accesso libero alla totalità dei mezzi di trasporto. Non è New York dove perfino il negozietto, il bugigattolo più sperduto possiede una pedana per entrare. Tuttavia non me la sento di bocciarla. Possibilità di muoversi ce ne sono, nonostante tutto. In più persiste, si percepisce, questa volontà di migliorare e portare a termine opere che garantiscono l’agilità, requisito per me fondamentale perché una città si laurei come luogo “a misura di quattro ruote”.