La nostra cara amica Roxi, ormai fidata reporter, ci racconta di Cremona accessibile e dintorni. Leggiamo e ringraziamo:
…proprio vicinissima alla città ma in piena campagna, ci sta una graziosa piccola locanda che si chiama “al carrobbio“. Per arrivarci bisogna proprio percorrere una strada nella campagna, con piccoli canali ai lati della strada e ponticelli per attraversarli. Questo è il paesaggio calmo e antico che sta intorno alla locanda che è una casa di campagna con fienile e cascine immersa e quasi persa nella campagna cremonese. Un ottimo punto di partenza per visitare la città, un luogo magico per noi cittadini milanesi, un luogo di silenzio assoluto interrotto dai canti degli uccellini al mattino un luogo dove fare sosta e rilassarsi per qualche giorno. La locanda è gestita da un’intera famiglia madre padre tre sorelle gentili e simpatiche e vari nipotini arrivati e in arrivo…una dolcissima gatta che cerca le coccole e un cagnolino un po’ birichino…un ristorante, con una bellissima veranda che viene aperta in estate, dove si gusta un’ottima cucina casalinga e al mattino una bella colazione con dei biscottini indimenticabili. Inoltre si possono comprare mostarde marmellate e quei deliziosi biscottini tutti fatti da loro.
La locanda ha anche una camera attrezzata per disabili dove abbiamo dormito io e Giorgio in questa nostra puntata a Cremona. La camera è abbastanza grande con un bagno grande e senza bidet ma attrezzato con doccino vicino al water, doccia a livello pavimento senza però il seggiolino…insomma credo abbastanza accessibile. Inoltre si parcheggia la macchina vicino all’entrata delle camere, infatti insieme alla chiave della camera viene data anche quella del cancello elettrico così si è liberi di tornare quando si vuole.
Per tutte le informazioni si può chiamare al numero 0372 560963 oppure visitare il sito w.w.w.carrobbio.com
la città di Cremona, come tutte le nostre città di provincia, conserva ancora quella qualità della vita che in città piu grandi si è quasi del tutto persa. La gente è rilassata, parla volentieri e passeggia nel centro storico tutto pedonale. La piazza del duomo di Cremona è una tra le più belle d’italia e con la cattedrale affiancata dal famoso torrazzo, c’è anche il bel battistero. La cattedrale è accessibile lateralmente con una rampa, ed è bellissima anche all’interno completamente affrescata. La grandiosa controfacciata presenta due grandi affreschi del Pordenone la Crocifissione e la Deposizione, molto belli ed espressivi. Peccato che per via del risparmio o per la giornata nuvolosa l’interno era molto buio ed era difficile vederli bene.
Il Battistero a pianta ottagonale è sormontato da una volta la cui tecnica di costruzione anticipa di due secoli quella del duomo di Firenze. Purtroppo per entrare nel battistero ci sono 3 o 4 gradini.
Il torrazzo che è il simbolo di Cremona è completamente out per noi perchè è alto 110,96 metri e per arrivare in cima bisogna fare qualcosa come 400 gradini. Però si può ammirare sulla sua facciata uno splendido orologio rinascimentale che indica le fasi lunari le eclissi e persino i segni zodiacali. Di fronte alla cattedrale come in tutte le piazze medievali c’è il palazzo comunale, che ancora oggi è sede del Comune. custodisce una serie di dipinti e nell’ex cappella che ora si chiama sala dei violini sono custoditi capolavori dei famosi liutai cremonesi da Antonio Stradivari alla famiglia Amati. Il palazzo comunale è completamente accessibile e il biglietto è omaggio per i disabili e accompagnatori. La liuteria è una tradizione ancora viva a Cremona, ci sono tante botteghe in città e alcune sono veri laboratori dove gli artigiani costruiscono gli strumenti ad arco proprio sotto i vostri occhi.
C’è anche il museo stradivariano che è situato nel museo civico ala ponzone, dove oltre a vedere altri violini viole etc. Sono mostrate anche le tecniche di costruzione dei vari strumenti ad arco. Il museo è accessibile ed ha un’ottima pinacoteca con tele di vari autori tra cui un Caravaggio “s. francesco in meditazione”. anche in questo caso il biglietto è omaggio.
Poi abbiamo visitato la chiesa di S. Sigismondo che è la chiesa più ricca di opere d’arte dopo la cattedrale ed è situata fuori dalla città, fu costruita per commemorare il matrimonio di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza celebrato il 20 ottobre 1441. Pare che proprio in quell’occasione fu inventato il torrone come dolce per quel matrimonio. Ci sono due gradini all’entrata ma vale la pena perchè la chiesa è tutta affrescata e in gran parte dalla famiglia Campi, pittori di Cremona che vissero nel ‘500.
Come in tutta italia anche a cremona si mangia molto bene e se passate di lì vi dò un piccolo suggerimento, se siete in prossimità del museo Ala Ponzone cercate l’Hosteria 700 che è lì vicino, un localino molto carino con diverse sale e dove si mangia benissimo.
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