chiudi

Ultimi Articoli

Cercando un altro Egitto: cronistoria di un folle viaggio all’ombra delle Piramidi

2
30
Giugno

La nostra amica reporter Simona Coppola ci racconta come in certi luoghi essere disabili diventa una vera e propria avventura, nel bene e nel male. Ecco il suo Viaggio in Egitto.

foto egitto

Sul delta del Nilo.

Palme da dattero a perdita d’occhio, minareti in lontananza e palazzoni moderni nei pressi del porto. Osservo il panorama dall’ultimo ponte della nave e non riesco ancora a credere ai miei occhi. Sono ad Alessandria d’Egitto! Ma è davvero questa la città leggendaria, dove riposano le spoglie mortali di Alessandro Magno, teatro suggestivo degli amori sventurati di Cleopatra e tempio di quella antica sapienza custodita nella Biblioteca, andata letteralmente in fumo secoli or sono? La sosta egiziana si risolverà in poco meno di 48 ore. E l’indomani sarà la giornata interamente dedicata all’escursione, per cui oggi resteremo sulla nave, giusto il tempo per acclimatarmi alle temperature del luogo, per l’appunto africane.  Sono sul bordo della piscina, questa volta tutta per noi perchè il grosso della ciurma è sceso per le numerose gite in programma, a godermi un the freddo, il sole e la fresca brezzolina.  Se domani il tempo e le condizioni climatiche saranno le medesime, credo che ce la farò a sopportare il viaggio le Piramidi! La sera, a tavola, sono tutt’orecchi. I nostri compagni di tavola sono scesi ed hanno visitato Alessandria. Mi aspetto racconti da mille e una notte ed invece raccolgo solo commenti deludenti. “C’è puzza ovunque! Da sentirsi male!”-“Poche cose da vedere e tutte di corsa!”-“Avete fatto bene a restare sulla nave!”. Resto un po’ allibita, a sentire i loro discorsi. Anche loro s’immaginavano un Egitto diverso. Spero che domani le mie attese per l’escusione tanto agognata non siano deluse!

Port Said.

Port Said un tempo era una delle più belle città dell’Egitto, strategicamente situata tra il Mediterraneo ed il Canale di Suez. Di quei palazzi dall’architettura elegante e ampie balconate, restano solo gli scheletri che portano i segni dei bombardamenti che la città ha subito in diverse occasioni, nel corso delle guerre contro Israele. L’ultimo conflitto causò tantissimi profughi, che si rifugiarono poi a Il Cairo. Il nostro pullmann percorre lentamente i viali che ci consentono di raggiungere l’autostrada mentre la guida parla e parla di date, battaglie e leader egiziani. Più osservo quei palazzi sventrati, cercando di ritrovare la loro bellezza di un tempo in tanta desolazione, più mi convinco della sporca inutilità dei conflitti bellici. Il pullman improvvisamente inizia a correre, segno che abbiamo imboccato l’autostrada. E la guida inizia il suo abile mercanteggiare. Un mercanteggiare che dura il tempo del nostro viaggio lungo il deserto tagliato a metà dalla strada asfaltata: ovunque sbirciassimo al di là dei finestrini potevamo vedere solo terra sassosa di colore giallastro, non le cinematografiche dune stile Laurence d’Arabia come invece ci aspettavamo. Però il nome della guida è da Mille e una notte: si chiama Alì e come ho già detto è un vero asso nel farci assistere ad una vera e propria ”televendita” di oggetti tipici e souvenirs efiziani . Nelle due ore di viaggio che ci separavano da Il Cairo ci propose a più riprese:

  • T-shirt  in cotone egiziano con geroglifici ricamati.
  • Cartigli in oro o argento con simboli della fortuna egizia.
  • L’immancabile papiro con certificato della sua originalità.
  • Un libro in italiano sull’Egitto.

Alì andava avanti e indietro per lo stretto corridoio dell’autobus, con in una mano il prodotto in vendita e nell’altra una cartellina dove segnare i capi venduti. Dell’Egitto e della sua storia millenaria pochissime notizie: qualche riferimento all’attuale governo, scarse informazioni su faraoni e monumenti ancora in piedi.

Intanto l’autobus correva spedito, anzi a razzo, con i freni messi a dura prova dalle improvvise frenate, incurante delle auto e dei passanti… I passanti sull’autostrada? sembrerebbe una follia, ma in Egitto c’è l’usanza di attraversare l’autostrada come se fosse una via cittadina, perchè non esistono sottopassaggi o cavalcavia. A causa di questi attraversamenti gli incidenti sono all’ordine del giorno: all’andata ne ho contati almeno cinque. Arrivati a Il Cairo la guida spericolata del nostro autista non sembra avere un freno, anzi l’uomo al volante diventa ancora più eccitato dal traffico caotico e senza regole della città: il Codice Stradale non è rispettato, con sorpassi azzardati a destra e a sinistra, litigi in mezzo alla strada, frenate talmente brusche che i freni fischiano in modo assordante. Perfino Alì sbianca dalla paura!

Il Cairo.

Siamo nel traffico congestionato della capitale egiziana, Il Cairo. Più o meno tutti tiriamo un sospiro di sollievo perché i semafori costringono il nostro autista ad una andatura più rallentata. Perfino Alì riprende l’uso della parola, riaccende il microfono e inizia a descrivere il quartiere che vediamo dai finestrini: palazzoni moderni, poco ma curato verde pubblico. “Questa è la zona ovest della città quella moderna, dove c’è pura la residenza del nostro amato presidente!” Ma la zona che più colpisce l’immaginazione mia e quella degli altri turisti è la visione della Citta dei Morti: un esteso e antico agglomerato cimiteriale, utilizzato però dai vivi come loro dimora. Perché lì – spiega la guida – trovarono rifugio i profughi di Port Said dopo gli ultimi bombardamenti. E tu non puoi non restare impressionato al solo vedere quell’ammasso di casupole marrone scuro, cresciuto a dismisura in quell’area della città. L’autobus poi arriva finalmente dopo tre ore e passa di viaggio attraverso il deserto africano, alla parte antica de Il Cairo, la Cittadella del Saladino. Ora questa famosa Cittadella sorge, come tutte le roccaforti, su una collina ricca di storia e monumenti e moschee. Dopotutto a Il Cairo se ne contano più di mille e come potevamo non visitarne una? E così scendiamo per una veloce puntatina alla moschea turca, una delle più importanti della città.

Scendo sicura di me e della mia fedele stampella: mi hanno assicurato che la gita è a misura di disabile, voglio godermi questa giornata da egittomane! Ma, (come in tutte le storie c’è un ma) dopo nemmeno un paio di marciapiedi mi si para davanti il primo ostacolo: una scalinata! E la guida è già lassù, che declama la bellezza del monumento marmoreo, mentre io arranco passo dopo passo su quei gradini segnati dal tempo e sbrecciati in più punti!
Arrivata non so come in cima, mi avvicino ad Alì e mostrandogli la stampella gli dico, incavolata ma ancora col sorriso sulle labbra: ”per cortesia al ritorno facciamo un percorso alternativo? Per me le scale sono impegnative!”
“ok-ok” mi dice appena in un sussurro, proseguendo nella sua spiegazione. Fa caldo, maledettamente caldo. Tuttavia resisto perché le Piramidi sono lontane. Se mi lascio abbattere alla prima difficoltà, posso anche ritenere preclusa qualsiasi altra escursione! Perciò stringo i denti e vado avanti!

…vado avanti per modo di dire, perché il selciato in pessime condizioni mi fa inciampare malamente e cado come corpo morto cade (perdonatemi la citazione dantesca!) spaventandomi alquanto. Una bella caduta, magistrale, da stunt-man! Solo che le controfigure non si fanno un graffio, io invece resto a terra, nella polvere, col ginocchio sbucciato e senza fiato.
Accorre mio marito, che un secondo prima mi aveva vista all’in piedi, un secondo dopo spiaccicata al suolo. Accorre anche un’altra coppia di turisti in mio soccorso. Io mi rialzo, tranquillizzo tutti i presenti, e riprendo stoicamente la marcia verso la moschea, bramando un po’ di frescura e soprattutto una sedia.

Della guida, che avrebbe dovuto soccorrermi ed assistermi, nemmeno l’ombra.

La crociera sul Nilo.

Dell’interno della moschea ho un vago ricordo: enormi tappeti stesi per terra, un certo odorino di piedi sudati, ghirlande di lampade appese al soffitto. Più che ammirare il luogo di culto ero intenta ad osservare la stoffa del mio pantalone che proprio sul ginocchio, da beige cominciava a diventare rosso sangue. Sollevo con crescente preoccupazione la gamba del calzone ed osservo, nella penombra della moschea, lo scempio del ginocchio.  E mi sale una rabbia, ma una rabbia! Perchè con me non ho nulla, nemmeno un cerottino, devo rimandare le medicazioni necessarie a quando risalirò sulla nave, in serata! Ma per fortuna esistono anche gli angeli custodi. Il mio personalissimo angelo custode si è presentato con le sembianze di una dolcissima mamma dall’accento toscano, anche lei crocerista come me. Sorridente e premurosa, dice che ha tutto il necessario per il pronto soccorso nello zaino, dal disinfettante al cerotto spray!  La ringrazio  infinite volte mentre mi dà una mano a medicarmi, fuori dalla moschea. Alì intanto prosegue nelle spiegazioni ignorando l’accaduto e poi facendo avviare il nostro gruppo verso l’uscita. Uscita cono sorpresa: perchè la guida completamente dimentica della promessa fattami all’andata, mi fa rifare lo stesso percorso, con tanto di scale! Scale che sono costretta a fare, per necessità altrmenti all’autobus come ci sarei arrivata? E le faccio con un misto di sofferenza fisica e morale, un senso di umiliazione e di inettitudine che lascia l’amaro in bocca. Vai a fidarsi dei tour operator!

Per fortuna ho accanto a me mio marito che vigila ogni mio singolo passo ed alla fine riusciamo a raggiungere il pullmann senza ulteriori sorprese…“Adesso, signore e signori, stiamo per raggiungere il fiume Nilo per la vostra crociera sul battello, con pranzo e spettacolo dal vivo!” Alì, col microfono in mano si pavoneggia per l’andamento della gita “Tutto in perfetto orario! Dopo il Nilo vedremo finalmente le Piramidi e infine vi riporterò di nuovo sulla nave!” Sul molo un battello dalle enormi vetrate attende il nostro arrivo. Arrivo come al solito condito dall’ennesima scalinata sia esterna  che interna (comincio seriamente a pensare di essere stata truffata, perchè sul depliant c’era scritto a chiare lette che l’escursione era garantita ai disabili motori!) che devo fare per forza di cose! Il battello inizia la navigazione sulle acque millenarie del Nilo, mentre tutti i turisti si accomodano nella sala a nostra disposizione, dove c’è anche un buffet con specialità tipiche egiziane. Dai vetri godiamo del paesaggio nilotico, rinfrescandoci con acqua rigorosamente in bottiglia e scattando foto ricordo. Il benvenuto a bordo ce lo dà un band vestita all’occidentale, che diffonde le prime strofe di Hotel California!

Non riesco a credere alle mie orecchie! Hotel California sulle sponde del Nilo, quando si dice la globalizzazione! Intanto il battello prosegue il suo viaggio mollemente sulle acque del Nilo, mentre i turisti affamati si precipitano sulle specialità egiziane. Improvvisamente la musica cambia e compare al centro della sala una giovane e bellissima donna vestita come un’odalisca peccaminosa, che fa ondeggiare languidamente il suo ventre attirando gli sguardi di tutti i presenti! inutile dire che il suo show riscuote un enorme successo, con richieste di bis da parte del pubblico affascinato dalle sue movenze, bis purtroppo non effettuato perchè la danzatrice doveva dare spazio (ah! il tempo era tiranno!) al successivo spettacolo: viene infatti sostituita da uno pseudo derviscio roteante, che gira forsennatamente su se stesso, facendo gonfiare il suo costume multicolore, accompagnato da una musica tribale. Gira anche tra i tavoli, coinvolgendo il gruppo e facendosi scattare numerossissime foto. Intanto la crociera sul Nilo è quasi giunta al termine: dalle vetrate avvistiamo nuovamente il molo dal quale siamo partiti, mentre i camerieri si affrettano a sgomberare i tavoli e riordinare la sale. pazientemente in fila indiana lungo la scala del battello ritorniamo al pullmann verso la nostra prossima tappa: le Piramidi!

foto piramidi

All’ombra delle Piramidi.

Il primo ad avvistarle, al di là del parabrezza azzurrino dell’autobus, fu mio marito. Improvvisamente il loro millenario ed inconfondibile profilo si stagliava di netto contro l’orizzonte. Vederle ed esclamare :”Le Piramidi! Le Piramidi!” fu un tutt’uno e grazie a quel richiamo gli altri partecipanti all’escursione si affrettarono, fotocamera alla mano, a seguire beatamente con lo sguardo l’indice puntato del maritozzo.

Emozionati e felici come bambini, eravamo talmente impazienti di raggiungere le Piramidi che quasi non ci accorgevamo delle frenate brusche dell’autista, delle acque limacciose del Nilo e delle povere case con i mattoni a vista. Alì intanto forniva scarne informazioni sul sito che stavamo per raggiungere :”Cheope, Chefren, Micerino tutti parenti. A scoprire la camera sepolcrale del faraone Cheope fu un italiano, un certo Belzoni” commento sprezzante “la solita fortuna degli avventurieri italiani!”.

Avevo per mia fortuna portato con me un vecchio libro tascabile sull’Egitto, che risolse a me e agli altri viaggiatori numerosi dubbi sulle Piramidi, mentre Alì pensava alla fortuna sfacciata del Belzoni. “Arriveremo prima alla spianata, dove è possibile vedere il panorama dall’alto, poi scenderemo verso le Piramidi. Anche lì potete scendere per una foto ricordo e per toccare da vicino il granito, con cui sono fatti i cubi delle Piramidi”. Si sentiva dalla voce che Alì era stanco ed assonnato, forse anche a causa della pausa-pranzo nilotica alla quale aveva partecipato. Arrivati al primo parcheggio panoramico, la maggior parte dei turisti scese dal pullmann, per risalire dopo pochi minuti zuppi di sudore (persino i capelli!) ed il viso stravolto dal caldo. Per quanto mi riguarda, ero rimasta prudentemente all’interno dell’autobus, protetta dall’aria condizionata, a rimirare le Piramidi dal finestrino. Maestose, imponenti non c’è che dire. Dopo tanti anni di studio, vederle così da vicino è una soddisfazione personale. D’altra parte ho potuto, con questa escursione, eliminare il più piccolo dubbio che ancora aleggiava nella mia mente sul “mestiere dell’archeologa”: troppo massacrante resistere a quelle temperature africane! Di conseguenza non riuscivo più ad immaginarmi sotto un sole impietoso, a sudare sette camicie per riportare alla luce i resti di un glorioso passato…Mentre rimuginavo tra me e me, tornavano alla spicciolata sul pullmann i turisti più avventurosi di me, avendo dovuto affrontare l’assalto dei beduini, dei cammellieri e dei cammelli, in cerca di affari. Mio marito era sceso con il manipolo di turisti, per scattare qualche foto; risalì con un espressione che non dimenticherò – tra lo stupore e la soddisfazione. “Il posto merita, ma bisogna stare attenti ai beduini!” In effetti Alì era stato chiaro riguardo la sosta alle Piramidi, soprattutto sull’insistenza dei beduini.

L’autobus, una volta riempitosi, riprende la strada panoramica: costeggiamo una ad una le Piramidi e raggiungiamo la Sfinge accoccolata nei pressi.”Benebenebene” esordisce Alì “chi vuole può scendere e scattare qualche altra foto alla Sfinge, poi raggiungerete l’autobus a piedi al parcheggio, perchè non può sostare in questo punto.Ci vediamo là tra un quarto d’ora!” Alcuni turisti, non paghi delle foto precedenti e della calura sopportata, riscendono per ulteriori scatti digitali. E male fecero perchè il tragitto verso il parcheggio, alle due del pomeriggio e superati i 40°, fu parecchio pesante, mentre la Sfinge sogghignava enigmaticamente ed Alì si godeva furbescamente della frescura dell’aria condizionata dell’autobus.

In conclusione.

Dopo l’avventura egizia, la nave salpò verso nuovi ed entusiasmanti approdi. Ma, il segno indelebile dell’Egitto sulla mia pelle – leggi: ginocchio devastato da una caduta rovinosa – dicevo, quel segno indelebile contribuì a non farmi gioire appieno del successivo scalo.  Impossibilitata a muovermi, restai in cabina mentre il marito scese a terra avendo pagato l’escursione e non potendo essere rimborsato…Per cui, il mio saggio consiglio  è quello di verificare quanto siano realmente adatte ad un pubblico disabile le escursioni programmate da qualsiasi tour operator, perchè non basta una brochure carina a far sembrare tutto fattibile. Si ha bisogno di guide turistiche all’altezza del compito, di percorsi mirati ed alternativi, di kit di primo soccorso a portata di mano, perché non si sa mai! Questo è quello che posso dire a chiare lettere attraverso la mia personalissima esperienza su una nave da crociera dalle ottime credenziali, almeno al momento della prenotazione del viaggio.


KALAHARI & OKAVANGO: Africa Accessibile a Tutti

21
Giugno

Eccoci di nuovo a proporvi altri Viaggi in Africa Accessibili a Disabili. Oggi come da titolo andiamo in Kalahari & Okavango ricordando che il Viaggio è attrezzato con mezzi che permettono di vivere l’Africa anche se in carrozzina.

Nel corso di questo safari si soggiorna in 2 parti molto diverse del Botswana – vale a dire la Riserva Faunistica del Kalahari Centrale e il Delta dell’Okavango. Si nota subito la differenza tra la meraviglia acquatica nel lussureggiante Delta (conosciuto per la sua fauna selvatica perfettamente inserita e per i meravigliosi paesaggi) e le zone aride del deserto del Kalahari con la sua fauna selvatica e le piante che si sono adattate al clima desertico. Si passa la maggior parte del tempo in campi con grandi tende da safari completamente attrezzate. Le giornate consistono principalmente in safari nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio. Durante le ore più calde del giorno, ci sarà tempo per il riposo ed il relax al campo. Questo safari inizia e termina a Maun, in Botswana.

foto mezzi accessibili

KALAHARI & OKAVANGO

Durata: 12 Giorni

Programma

1° giorno: Maun

  • Arrivo all’aeroporto di Maun, incontro con la guida e trasferimento al campo tendato. Un pranzo leggero sarà servito al campo. Maun è una piccola città sul versante meridionale del Delta, scelta da molti tour operator come punto di partenza per i vari itinerari.
  • Il pomeriggio si ha la possibilità di sorvolare il Delta su di un piccolo aereo (durata del volo di ca. 1 ora). Al fine di comprendere l’aspetto geologico del Delta, nonchè vedere varie specie di animali, questa attività opzionale è altamente raccomandata.
  • Pernottamento in chalet accessibile all’Island Safari.

2° – 3° – 4° Giorno: Central Kalahari Game Reserve

  • Dopo la prima colazione, partenza da Maun, diretti verso sud per entrare nella Riserva Faunistica del Kalahari centrale. Nelle seguenti quattro notti di soggiorno nel parco si scopriranno alcuni dei misteri che circondano la vita in questa regione arida. Nel Kalahari sia piante che animali sono riusciti ad adattarsi alle condizioni climatiche. Predatori, come il leone, il leopardo, il ghepardo e la iena si possono trovare anche qui e antilopi, come orici e Springbok. La combinazione tra Kalahari e Okavango in un safari rende evidente l’importanza dell’acqua in una zona. Il Kalahari è una delle più remote e più incontaminate regioni dell’Africa, con una dimensione di 52 800 chilometri quadrati.
  • Pernottamento in tende da safari accessibili.

5° – giorno: Maun

  • Ritorno a Maun per una notte, per prepararsi alla parte di safari nell’ Okavango.
  • Nel tardo pomeriggio escursione ad una fattoria di coccodrilli nelle vicinanze (attività opzionale).
  • Pernottamento in chalet accessibile all’Island Safari Lodge.

6° giorno: Delta – Moremi Game Reserve

  • Dopo la prima colazione, partenza da Maun verso la prossima tappa – Moremi Game Reserve – situata nella parte orientale del Delta. Questa riserva si trova in una posizione ideale per la fauna selvatica. Non ha recinzioni, consentendo quindi agli animali di spostarsi liberamente nel loro ambiente naturale. Un paradiso per uccelli, animali e predatori. Il paesaggio del Moremi è un motivo sufficiente per visitare questo parco. La vegetazione rende questa zona molto speciale. In un’ora di viaggio, è possibile avvistare la prima specie che ha popolato questa zona.
  • Sosta lungo il tragitto per un semplice pranzo a base di panini e frutta, prima di proseguire verso il campo.
  • Nel tardo pomeriggio arrivo presso il campo, con tempo a disposizione prima di cena.
  • Relax attorno al falò e pernottamento in tende da safari accessibili.

7° giorno: Delta – Moremi Game Reserve

  • Prima mattina nel Delta – una rapida colazione, con caffè e biscotti intorno al fuoco al sorgere del sole.
  • Alle prime ore del mattino partenza dal campo alla ricerca di vari predatori (come il leone, leopardo, ghepardo, licaone, iena) e antilopi (come Impala, lechwe, reedbuck, tsessebe) e di altre specie come giraffe, zebre, ecc, e naturalmente anche uccelli che popolano questa zona. Gli ippopotami sono numerosi, nei corsi d’acqua e nelle lagune che compongono vaste aree del Delta.
  • Ritorno al campo per il Brunch alle 10:30 circa.
  • La prima parte del pomeriggio è volta al relax e alla lettura nel campo. Una volta che rinfresca verso il tardo pomeriggio ci si sposta di nuovo per un safari, di ritorno al campo dopo il tramonto per la seconda notte.
  • Pernottamento in tende da safari accessibili.

8° giorno: Delta – Moremi Game Reserve

  • Ripetizione delle attività del giorno precedente, che consente in un’intera giornata di osservare e comprendere la fauna selvatica.
  • Entro la fine di questa giornata viene esplorata la parte occidentale del Moremi in modo molto dettagliato.
  • Pernottamento in tende da safari accessibili.

9° – 10° – 11° Giorno: Delta – Moremi Game Reserve

  • Ci si sposta dal campo verso la zona del fiume Khwai nella parte orientale del Moremi. Gli orari quotidiani rimangono gli stessi, esplorando ed osservando gli animali nel loro stato naturale. Le grandi pianure alluvionali di questa regione forniscono pascolo per le varie specie di antilopi, che sono facile obiettivo per i predatori. Il fiume Khwai forma il confine settentrionale del Moremi, e qui è dove si trascorre la maggior parte del tempo per il safari guidato.
  • Pernottamento in tende da safari accessibili.

12° Giorno:

  • In mattinata partenza da Moremi e ritorno a Maun.
  • Il pranzo sarà servito in città.
  • All’arrivo a Maun, trasferimento all’aeroporto per la coincidenza del volo di rientro a Johannesburg.

INFORMAZIONI:

Per info e prenotazioni si prega di scrivere a questa email:

admin@diversamenteagibile.it


    Antica Trattoria della Gigina a Bologna con bagno attrezzato a disabili

    1
    20
    Giugno

    Per il Turismo Accessibile a Tutti non può mancare anche segnalazioni su ristoranti accessibili, soprattutto con bagno attrezzato per disabili. Grazie hai nostri amici di osteriesenzainsegne.com abbiamo iniziato una collaborazione che ci porterà a conoscere questi ristoranti ed avere anche foto dell’accessibilità.

    foto ristorante

    Iniziamo da questa Trattoria che si trova a Bologna, è “l’Antica Trattoria della Gigina” che possiede un bagno attrezzato a disabili. Lo vediamo sotto:

    foto bagno accessibile

    foto bagno trattoria accessibile

    Il ristorante ha l’entrata principale con 1 scalino ma nel caso di carrozzine c’è l’entrata secondaria con una pedana mobile.

    Per quanto riguarda la qualità della cucina, rimandiamo a chi se ne intende più di noi, i nostri amici Michela e Davide, questa la sua recensione: osteriesenzainsegne

    Informazioni e contatti della trattoria:

    Antica Trattoria della Gigina
    via Stendhal 1, Bologna
    tel.051 322300
    non ha giorno di chiusura
    orario: mezzogiorno e sera
    http://www.trattoriagigina.it/


    Hotel Memory a Rimini Accessibile a Disabili

    2
    17
    Giugno

    Torniamo nella Riviera Romagnola a Rimini per questo Hotel Accessibile a Disabili. Si chiama Hotel Memory ed è Accessibile con bagno attrezzato.

    Siamo lieti di trasmetterVi in allegato la scheda e le due foto relative alla stanza per i diversamente abili. Ricordiamo anche che Il nostro servizio massaggi, sempre attivo, su prenotazione completa disposizione dei nostri clienti con saletta agibile.

    Il nostro ristorante vi proporrà menù a scelta con golosi buffet di antipasti e verdure scelti dal nostro Chef con particolare attenzione alla genuinità dei prodotti ed alla tradizione tipica per ogni piatto offerto, come sappiamo fare da generazioni in terra di Romagna.

    Ecco le foto della stanza accessibile:

    foto hotel accessibile a rimini

    Questo è il bagno attrezzato:

    foto bagno accessibile

    Infine la hall:

    foto hotel accessibile a rimini

    Ulteriori informazioni sull’accessibilità dell’Hotel le trovate nella nostra scheda, ricordando che in questo caso è stata compilata dallo Staff dell’Hotel di cui si prende la responsabilità.

    La scheda è qui: DOWNLOAD

    Per informazioni e prenotazioni:

    Memory Hotel***

    47921 Rimini Viale Zanzur 7

    Tel 0541391230 fax 0541382104

    www.hotelmemory.it

    Note Redazione:

    Ricordiamo che i disabili non sono fatti con lo stampino, ognuno ha le sue esigenze, quello che non può andar bene per uno va bene per altri e viceversa. L’importante è dare maggior dettagli possibili e le immagini affinché ognuno possa decidere per se.

    Ringraziamo lo Staff dell’Hotel Memory per la collaborazione insieme a www.info-alberghi.com

    logo info-alberghi


    Lorenza alla Tenuta “Il Corno” a San Casciano Val di Pesa Accessibile

    2
    15
    Giugno

    Agriturismo Accessibile in Toscana. La nostra nuova amica Lorenza si presenta e ci consiglia un luogo da lei visitato: la Tenuta “Il Corno” a San Casciano Val di Pesa (FI) con la stanza accessibile e attrezzata anche per disabili.

    Ecco l’email:

    Buon giorno a tutti sono Lorenza, e prima di tutto volevo complimentarmi per il Vs. sito (scoperto da pochi giorni) che ho trovato molto interessante ed esauriente.

    Ora piccola sintesi del mio quadro familiare:

    Moglie di un “vecchietto” (come lo chiamo io),Vincenzo, di 54 anni che ha avuto un incidente in moto all’età di 17 anni: diagnosi tetraplegia. Fortunatamente grazie alla riabilitazione, al carattere solare ed a una forza di volontà incredibile è riuscito a rimettersi in piedi (infatti quando ci siamo conosciuti 34 anni fa camminava solo con un bastone).

    Purtroppo (vuoi per l’avanzare dell’età + il lento peggioramento del trauma subito + varie ernie) da 6/7 anni per il 90% delle azioni quotidiane deve ricorrere alla sedia a rotelle.

    Finito il quadro familiare passo a segnalarVi l’agriturismo in Toscana dove andiamo in vacanza che si chiama:

    TENUTA IL CORNO – SAN CASCIANO VAL DI PESA

    Noi ci troviamo benissimo sia per la struttura agevole ai disabili che per la camera ed il bagno attrezzato molto ampi oltre alla gentilezza e disponibilità della proprietaria e di tutto il personale, ormai siamo quasi di famiglia visto che lo

    frequentiamo più volte nell’arco dell’anno, infatti ci passeremo le festività di Pasqua.

    Purtroppo però potrebbe insorgere un nuovo problema per noi per quanto riguarda la piscina di questo agriturismo in quanto essendo “normale” fino a quando mio marito riuscirà a risalire la scaletta in maniera autonoma????

    Per questo ci vorranno altre strutture con la piscina accessibile e attrezzata.

    foto stanza accessibile

    p.s.

    Mio piccolo pensiero per quanto riguarda il mondo dei disabili: fino a quando le ASL o gli enti preposti manderanno a fare i controlli per le certificazioni delle persone “NORMODOTATE” il problema non verrà mai risolto seriamente.

    RingraziandoVi per quello che fate (ora che Vi abbiamo trovati penso che non Vi molleremo facilmente) salutiamo affettuosamente.

    Lorenza e Vincenzo.

    INFO: www.tenutailcorno.com


    Concorso Design “Diversamente Domotica”

    15
    Giugno

    Mi è arrivata in redazione questa segnalazione che vi giro con piacere:

    foto domotica

    Ponsacco, 10.06.2010

    Buongiorno,

    con la presente diamo avviso che è stato pubblicato on-line, sullo spazio messo a disposizione dall’Ente Mostra del Mobilio di Ponsacco (www.mostramobilio.it), il bando per il  Concorso di idee “Diversamente Domotica 2010” promosso dall’Associazione Progetto del Mobile pisano, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, per stimolare l´elaborazione di idee giovani e creative che combinino sinergicamente la tradizione del mobile pisano con le più attuali tecnologie domotiche, prendendo a riferimento vari contesti, primo dei quali l´accessibilità agli spazi domestici per soggetti disabili; pertanto, invitiamo chiunque fosse interessato, direttamente o indirettamente, a prenderne visione
    semplicemente registrandosi al link:

    http://www.mostramobilio.net/pagine.php?pagina=3

    e scaricando il file .pdf.

    Per qualsiasi informazione e/o chiarimento, l’Associazione Progetto del Mobile Pisano è a disposizione alla mail:

    ass.progettomobilepisano@mostramobilio.net

    oppure alla Segreteria del Concorso, come indicata nel bando.

    Un cordiale saluto,
    l’Associazione Progetto del Mobile pisano.


    Village for all: Villaggi e Camping Accessibili a Tutti

    6
    13
    Giugno

    Vi presentiamo uno dei nostri collaboratori e nostro sponsor più stimati nel settore Turismo Accessibile a Tutti, Roberto Vitali di Villageforall.net:

    VILLAGE FOR ALL GARANTISCE UN TURISMO ACCESSIBILE E PER TUTTI

    villaggi accessibili a tutti

    Village for all è una organizzazione no profit a carattere nazionale che ha come obiettivo l’inclusione turistica e lo sport di tutti; con le sue informazioni intende soddisfare i bisogni di tutti: famiglie con bambini piccoli in passeggino, donne in gravidanza, anziani, disabili e persone che vogliono consumare una vacanza etica, un turismo accessibile. L’Associazione visita tutti i villaggi e campeggi con propri esperti per raccogliere dati oggettivi (misure, larghezze, dotazione dei servizi), è impegnata nella formazione al personale e affianca gli uffici tecnici per una assistenza alla progettazione mirata alla realizzazione di un’accessibilità trasparente.

    Village for all è un network di villaggi e campeggi accessibili alle persone disabili e ad oggi vi aderiscono 25 strutture disseminate in tutta l’Italia turistica che conta; tutte le informazioni sono consultabili sul sito www.villageforall.net e se volete maggiori informazioni scrivete a direzione@villageforall.net.

    foto villaggio accessibile

    Village for all è patrocinato da:

    Ministero del Turismo; l’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo; FAITA – Federazione delle Associazioni Italiane dei complessi turistico ricettivi all’Aria Aperta, FISH – Federazione Italiana Superamento Handicap, SiPuò – Laboratorio Nazionale Turismo Accessibile®

    foto villaggio accessibile


    Safari in Namibia: Viaggi Accessibili a disabili in Africa

    8
    Giugno

    Proseguiamo con presentarvi i Viaggi Accessibili a Disabili in Africa e dopo CAPE TOWN andiamo a vivere il vero Safari in Namibia, un Safari organizzato con mezzi accessibili a disabili, un’esperienza unica nel suo genere.

    Questo itinerario è un’esperienza autentica. Vi farà scoprire le meraviglie della Namibia, dalle magiche dune di Sossusvlei fino alla bellissima città di Swakopmund e all’Etosha National Park, il Parco Naturale più importante della Namibia, con le sue depressioni palustri completamente asciutte per la maggior parte dell’anno, che dominano il centro del parco. » uno dei parchi più grandi dell’Africa, più o meno grande come la Svizzera, con migliaia di km di bush intervallati da immense pianure che ospitano una grande concentrazione di animali, come leoni, eland, elefanti, giraffe, rinoceronti e struzzi. Si vivrà un’autentica esperienza africana in lodge bellissimi, stimolati da sensazioni selvagge.

    foto namibia

    NAMIBIA LODGE SAFARI

    Durata: 12 Giorni

    Programma:

    1° e 2° giorno – Windhoek – Sossusvlei – Deserto del Namib

    • Arrivo all’aeroporto internazionale di Windhoek. Incontro con la guida e partenza per il Namib Naukluft Park (5/6 ore) dove si trascorreranno due notti nella famosa zona di Sossusvlei, dimora delle più grandi dune di sabbia del mondo. Sveglia al mattino presto per poter assistere all’alba sulle dune di sabbia.
    • Mattinata dedicata all’esplorazione dell’aerea.
    • Ritorno al Lodge per il pranzo.
    • Pomeriggio dedicato alla visita del Sesriem Canyon.
    • Pernottamento al Sossusvlei Desert Camp o simile. (Attività opzionale: possibilità di sorvolare la zona in mongolfiera)

    3° giorno – Swakopmund

    • Si esce dal deserto del Namib per procedere verso Nord, alla volta della storica città di Swakopmund. Pranzo al sacco.
    • Pomeriggio a disposizione per l’esplorazione della città.
    • Pernottamento in Guesthouse o Hotel o campo nel deserto.

    4 giorno Damaraland

    • Ci si dirige ancora Nord fino ad arrivare nel Damaraland. Questo nome deriva dalla popolazione Damara che vive in quest’area. Gli aspetti salienti di questa regione sono le Brandberg, le montagne più alte della Namibia dove vivono i Boscimani e le famose White Ladies. Tutta questa zona è interessante per gli aspetti etnici e culturali, che scoprirete in ogni angolo.
    • Pernottamento in Lodge.

    5° – 6° – 7° e 8° giorno – Etosha National Park

    • Dopo un lungo riposo si parte dal Swakopmund in direzione Nord fino a raggiungere l’Etosha National Park dove si pernotterà per le successive notti.
    • Le giornate saranno dedicate al safari fotografico nel Parco dell’Etosha, le prime due notti nella parte occidentale del parco, le ultime nella parte orientale. Brunch in tarda mattinata sostituirà i pranzi. Durante le serate le pozze d’acqua di fronte ai campi ospiteranno, illuminate dai fari, varie specie di animali radunati per abbeverarsi. Se si è fortunati si potrà avvistare il rinoceronte nero.
    • Pernottamento in due diversi lodge nel Parco.

    9° – 10° giorno – Okanjima

    • Si lascia l’Etosha National Park proseguendo verso Okanjima, dove ha sede la Fondazione AfriCat, un’organizzazione no profit che ha come obiettivo la conservazione dei grandi carnivori della Namibia, specialmente ghepardi e leopardi. Visitando Okonjima sarete testimoni del lavoro di AfriCat; le attività includono un contatto molto ravvicinato con questi eleganti felini.
    • Ci sarà anche la possibilità di visitare alcuni villaggi boscimani, ammirare e imparare le loro tradizioni, i loro modi di vivere in un ambiente selvaggio.
    • Pernottamento all’Okanjima Lodge.

    11° giorno

    Partenza da Okonjima e ritorno a Windhoek, in tempo per la coincidenza con il volo di ritorno.

    foto mezzi accessibili

    INFORMAZIONI:

    Per dettagli ulteriori, date delle partenze e prezzi, scriveteci a questo indirizzo:

    admin@diversamenteagibile.it


    Esplora il sito

    Sponsor
    SFRUTTA IL TUO BOX AL MEGLIO

CON PARKINO
    Chi siamo

    “Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

    In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

    Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

    Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

    continua a leggere

    Pagina Facebook
    Omaggio ai nostri Soci
    La nostra visita alle cantine di Montalcino al Castello Banfi
    Alle Cantine di Montalcino