Continua il racconto del viaggio interreil della nostra amica, dopo il post su Monaco, andiamo a Praga…
Se in Germania non ho avuto nessun problema con il servizio assistenza, per Praga (io ho usato la stazione principale, “Hlavni nadrazi“) e’ stato diverso.
Primo suggerimento importante: non fidatevi della prima risposta che ricevete! Lì il servizio disabili praticamente non esiste, che io sappia non c’è un numero dedicato ed è probabile che certi addetti vi rispondano che non si può fare, solo perché non gli è mai capitato di occuparsene.
In realtà in quella stazione hanno un carrello elevatore (nuovissimo, fra l’altro… forse perché mai usato? 😉 ) e vari montacarichi coi quali si può accedere a una serie di sottopassaggi che collegano i binari all’uscita.
Conviene segnalare il proprio arrivo con vari giorni di anticipo alle ferrovie ceche. Si può telefonare al +420 475275126; spiegate bene le vostre necessità tenendo conto del fatto che non hanno esperienza e, almeno per quanto riguarda la persona che ha risposto a me, parlano un inglese stentato. Per questa ragione, dopo un primo contatto telefonico abbiamo preferito comunicare per iscritto, via email (info@cd.cz).
E’ possibile anche chiamare direttamente la stazione Hlavni nadrazi al numero +420 972241140.
Nonostante mi avessero assicurato assistenza, non è andato proprio tutto come previsto. All’arrivo, di notte, l’elevatore c’era davvero ad aspettarmi: ma nessuno aveva pensato che dovevo anche essere accompagnata fuori dal binario! E lì è emersa forse la più grande difficoltà che ho trovato a Praga: quasi nessuno parla inglese. Abbiamo sudato per far capire che dovevo in qualche modo uscire dalla stazione; c’era un montascale che portava al sottopassaggio, ma sembrava che nessuno ne avesse le chiavi; alla fine ci hanno accompagnati giù con un ascensore-montacarichi.
Molti problemi sono derivati dal fatto che siamo arrivati di notte: il binario era deserto, gli addetti presenti erano pochi e poco informati; e naturalmente era chiuso l’unico sportello informazioni il cui impiegato parlasse inglese! Da cui l’altro fondamentale suggerimento: MAI arrivare di notte alla stazione di Praga! Questo sia per le questioni pratiche appena citate, sia perché è una zona piuttosto malfamata e l’atmosfera notturna è poco raccomandabile.
Qualche giorno prima del viaggio di ritorno sono tornata in stazione, per richiedere personalmente l’assistenza. Dallo sportello informazioni mi hanno dirottato alla porta di un tale “manager”: non spaventatevi se lo troverete in un ufficio imbucato come un ripostiglio, con la porta dal vetro rotto, né se dovrete bussare più volte perché vi apra: alla fine apparirà. Ci ha detto di presentarci direttamente al binario, con mezz’ora di anticipo rispetto all’orario di partenza; ma io vi consiglio vivamente di arrivare anche un’ora prima: a Praga l’imprevisto è sempre da prevedere!
Infatti, il giorno fatidico ci si è presentato un problema ch’era sfuggito al caro manager: come avrei potuto raggiungere da sola il binario giusto, se nei sottopassaggi ci sono le scale? Non aspettatevi che a Praga vengano a raccogliervi solerti omini in divisa appena entrate in stazione: bisogna andare a cercarli. Sono tornata alla porta dal vetro rotto, e stavolta ne è emersa una gentile signorina a cui ho rispiegato da capo il problema (ho avuto l’impressione che nessuno avesse lasciato detto nulla in merito). Fortunatamente parlava inglese ed era in grado di aiutarmi; mi ha accompagnato nei sotterranei, usando degli ascensori-montacarichi, per poi lasciarmi ad altri colleghi, purtroppo meno anglofoni e meno efficienti.
Pur essendo arrivata con mezz’ora di anticipo, ho rischiato di perdere il treno, perché mi hanno accompagnato sul binario sbagliato e – da quel che ho capito interpretando… i gesti – non si trovava chi potesse attivare l’ascensore giusto per rifare il percorso.
Per questo è meglio arrivare con largo anticipo e… una valigia di pazienza sulle spalle.
Alloggio:
L’ostello era il Plus Prague; in una zona un po’ periferica, è molto grande e dotato di un ristorante – i cui addetti sono in gran parte italiani, come è italiana del resto l’azienda stessa che gestisce l’ostello. All’ingresso principale c’è una ripida rampa di scale; entrando invece da un cancello laterale, si raggiunge il parcheggio da cui si arriva al ristorante e all’edificio con gli alloggi. L’accesso al ristorante è completamente in piano, mentre agli alloggi si accede da una porta secondaria, dove i gradini sono superabili tramite un montascale. Al mio arrivo non funzionava, ma bisogna ammettere che già il giorno dopo è stato aggiustato. Non c’era bisogno di chiedere ogni volta la chiave, però per utilizzarlo mi è stato comunque necessario un accompagnatore (…o un passante a cui chiedere aiuto!) perché l’apertura della pedana è manuale.
La stanza era ampia, con due letti singoli e un letto a castello. Il bagno in camera era abbastanza accessibile, fatta eccezione per la doccia, sistemata entro un bordo rialzato. C’è anche un bagno disabili comune in corridoio, sullo stesso piano, privo di doccia.
Un’ottima soluzione per sfruttare ogni singolo istante della tua vacanza è quella di prendere in affitto un appartamento con Oh-Prague.com poichè ti permetterà di organizzare il tuo soggiorno in totale libertà!
Trasporti:
Informazioni e mappe dei trasporti senza barriere (in inglese):
http://www.dpp.cz/index.php?q=en/barrier-free-travel
Come in ogni metropolitana, anche in quella di Praga si accede ai mezzi superando un dislivello variabile con il marciapiede (con un accompagnatore in ogni caso è sempre fattibile). Il problema è casomai scendere nella stazione.
Tenete conto del fatto che l’accessibilità per i praghesi è un concetto opinabile e certamente “nuovo”. Ad esempio, in una stazione della metro l’ascensore potrebbe essere in realtà un montacarichi scricchiolante, quel giorno magari rotto.
Ma qualcosa si sta muovendo; quel sito che ho indicato non c’era ai tempi del mio viaggio (estate 2007) e questo forse è già un buon segno.
Per raggiungere l’ostello PlusPrague dalla stazione, abbiamo usato il tram 5, che non è a pianale ribassato e bisogna salire tre gradini tramite… sollevamento.
Vi consiglio di controllare sempre sul sito se nel frattempo sono state approntate nuove possibilità.
Una nota: quasi in contrasto con una certa arretratezza sui temi dell’accessibilità per disabili motori, si nota a Praga una particolare attenzione per i ciechi: nelle strade è normale sentire il ticchettio dei semafori e anche il sito citato si dilunga molto sull’argomento.
I dati sulle varie accessibilità sono stati forniti dall’autore dell’articolo, facciamo presente che i disabili non sono creati con lo stampino e quindi ci possono essere delle esigenze differenti anche con malattie simili. Consigliamo dunque di non esitare a chiedere ulteriori informazioni lasciando commenti oppure scrivendo alla redazione, sicuri e speranzosi di avere la gentilezza dell’autore del reportage di darci altre informazioni se in suo possesso.
Grazie.