Quando ti muovi, anzi non ti muovi, in una sedia a rotelle affrontare un viaggio desta sempre preoccupazione. Se poi come destinazione scegli l’Africa, precisamente un’isola come Zanzibar e magari un lodge come l’Hakuna Majiwe direttamente sulla sabbia, dove apparentemente niente è idoneo, serve un gran coraggio. Ma dopo tanti viaggi in quello che non so perchè chiamano il mondo civile, assaporare l’Africa era un sogno e arriva un momento nella vita in cui ti dici che è arrivato il momento di viverlo.
Prima della partenza abbiamo contattato Stefano, il direttore dell’Hakuna Majiwe, che ci ha illustrato lo stato dei luoghi e rassicurato sul fatto che avrebbe fatto il possibile per rendere accessibile almeno la zona dei servizi principali.
Ha fatto molto di più del possibile: pedana di collegamento camera-ristorante-zona bar; rampa di accesso ai servizi e alla camera; come un angelo custode ha diretto, seguito e si è materialmente adoperato perchè ogni escursione fosse possibile: uscite in barca, al mercato, in città.. in poche parole ha reso possibile un sogno in un luogo da sogno. Fidatevi.
Per qualsiasi chiarimento… sono qua.
Ciao, a presto Federica!!
N.D.
Poi dicono quello è il Terzo Mondo.
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