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Viaggio in Finlandia: una ragazza disabile ci racconta

31
Maggio

Sono appena tornata da un brevissimo, ma intenso, weekend in Finlandia. Una mia amica si è trasferita lì di recente, e così ho deciso di andare a trovarla. Destinazione: Tampere il primo giorno, Helsinki a seguire.

racconti Finlandia

Che dire… in tre giorni scarsi è ben poco quello che si può “respirare” di un paese. Ciononostante, anche in un solo weekend, son riuscita a portare con me tanti ricordi finlandesi, in positivo e in negativo. Essendo su di una sedia a rotelle, guardo ormai ogni cosa, le città gli alberghi le strade…, con una lente ben precisa. Andando in Finlandia sinceramente ero abbastanza tranquilla: in genere più si va a nord, meglio ci si trova, quanto ad accessibilità. Per alcuni versi mi son trovata a riconfermare le mie aspettative, per altri invece ho dovuto ammettere che, ovunque, ‘tutto il mondo è paese’, e vi spiegherò perché.

Cominciando dagli aspetti positivi, in questo scorso weekend mi son permessa di bere tutta l’acqua, il tè o il caffè che volevo, certa che pressoché in qualsiasi locale pubblico avrei trovato un bagno attrezzato per disabili. In Italia al contrario quando esco la sera, o so di essere in giro per diverse ore, devo cercare di bere il meno possibile, proprio perché è abbastanza difficile trovare dei bagni adatti ad una carrozzina. Per correttezza e fair play, devo però precisare che anche ad Helsinki il nostro albergo aveva sì un bagno più ampio, adatto ad una carrozzina, ma il WC era troppo basso, creandomi non poche difficoltà…

Continuando con i pro della Finlandia, ho viaggiato agevolmente in treno, senza grossi problemi (se si esclude l’inconveniente che all’andata, Tampere – Helsinki, la rampa elettrica per superare i 4-5 gradini di accesso al treno non funzionava, perciò mi hanno dovuto issare a forza il controllore e la mia amica… ma shit happens, come dicono gli inglesi, può succedere…). Di seguito trovate alcune foto:

immagine treno

La rampa elettrica per salire sul treno e sotto l’ampio bagno, comodo anche peri bambino:

bagno accessibile

bagno accessibile

Sempre in tema di accessibilità dei trasporti urbani, ho avuto modo di prendere un autobus di linea (il n. 61, quello che collega l’aeroporto di Tampere al centro città), e anche lì sono salita comodamente. Il sistema è meccanico, come quello che ho visto sugli autobus in Germania: c’è una rampa a scomparsa, in corrispondenza di una porta dell’autobus – è sufficiente prendere un gancio ed aprirla per far salire la carrozzina, o il passeggino, per poi richiuderla.

Anche in questo caso però voglio essere sincera: l’autobus di linea era sì accessibile, ma l’abbiamo dovuto prendere perché la navetta della Ryanair invece non lo era. Peccato che siamo venute a sapere dell’impossibilità del mio accesso al suddetto autobus solo dopo aver pagato i 12 euro del biglietto per me e per la mia accompagnatrice, e dopo aver aspettato una buona mezzora a vuoto. I soldi ci sono stati rimborsati, ma che nervoso!!! Mi avrà ben visto la receptionist cui chiesi se potevo prendere l’autobus dall’aeroporto al centro, no? E l’inglese lo parlo pure bene! Non ho detto, non dovrei aver detto, strafalcioni… Le persone superficiali insomma le si incontra dovunque!!

Ma tornando al ‘reportage’, altro mezzo di trasporto che non ho mancato di testare è stato il taxi. Nota di merito: ho visto circolare diverse vetture attrezzate con rampa posteriore, per accogliere sedie manuali o a motore. Nota di demerito: viaggiare con un taxi del genere e con la propria sedia a rotelle (rimanendo seduti su di essa, non trasferendosi sul sedile, e quindi richiedendo all’autista ‘lo sforzo’ di fissare la vostra sedia al pianale dell’auto e cingendovi a norma con delle cinture di sicurezza) costa un sovrapprezzo fisso di ben 14 euro!!!, indipendentemente dal tragitto. E questo, NB, solo per i turisti stranieri. I disabili residenti in Finlandia hanno invece delle agevolazioni, per cui possono viaggiare in taxi al costo di un autobus, vale a dire 2,50 euro a corsa. Bene per i disabili autoctoni, certo, ma non mi sembra affatto giusto, né etico, che un disabile turista debba pagare di più perché viaggia con la, e sulla, propria sedia a rotelle. Ancora una volta insomma un weekend che avrei voluto low cost è stato invece piuttosto oneroso…

Si riconfermano sempre le tesi di Wiebke Kuklys : un disabile, nella società occidentale quantomeno, per avere lo stesso livello di benessere di una persona normodotata deve spendere circa il 20% in più. Se contate che io non sono più autosufficiente e viaggio con un’assistente personale, fate presto a rendervi conto di quanto più costosa possa essere la mia vita…

‘Testati’ autobus, treni e taxi, non poteva mancare un’esperienza col tram, no? Bene, diciamo che si è trattato di un’esperienza ‘indiretta’, ma a mio giudizio alquanto singolare, perciò ve la racconto. Brevemente, questo è quanto è successo: io e la mia amica finlandese, che mi stava spingendo, decidemmo (sbagliando, lo so…) di fare un po’ le ‘trasgressive’, e di attraversare la strada anche se c’era rosso per i pedoni. La mia amica purtroppo accelerò un poco, e io non riuscii a tenermi a sufficienza ancorata alle maniglie laterali della mia carrozzina, e catapultai in avanti, a terra. Le rotelline davanti alla sedia, piccole e dannate, s’erano incagliate in uno dei binari a terra del tram. Per fortuna non mi son fatta molto male, solo un po’ di dolore alle ginocchia…considerato che sono anni che non faccio fisioterapia, mea culpa, i miei legamenti gridano vendetta…La cosa che però mi ha piuttosto scioccata è che nessuno dei presenti è venuto in mio soccorso, lasciando me e la mia amica a cercare di rimettermi sulla sedia, invano, in mezzo all’incrocio. Solo una volta scattato il verde i pedoni finlandesi son venuti a darci una mano. Forse era un modo per rimproverarci per essere passate col rosso, mi son detta. O forse hanno ritenuto che l’etica del rispetto delle regole (=non si deve MAI attraversare col rosso) fosse superiore a tutto il resto. Bah. Io comunque ci son rimasta un po’ male…sarei quasi tentata di fare una prova, ribaltandomi di nuovo in diverse città (non senza essermi imbottita le ginocchia e i gomiti, beninteso), come a Milano o Londra o Timbuctu o vattelapesca, per poter vedere che succede, se prevale il senso di rispetto del codice della strada, o se invece ha la meglio un istinto naturale ad aiutare chi è in difficoltà. Ma qui rischiamo di entrare nelle solite disquisizioni filosofiche: homo homini lupus, alla Hobbes, oppure uomini naturalmente buoni, alla Rousseau? Bravo chi trova una risposta certa…

Che dire del viaggio in generale? Mi son divertita, m’è piaciuto vedere un posto molto diverso dall’Italia, e da tanti altri paesi dove sono stata, anche se nel brevissimo weekend che ho trascorso in Finlandia quasi sono stata più tempo sul treno o sull’autobus, che non in giro a fare la turista 🙂

Ad ogni modo, il mio consiglio per chi volesse andarci è di organizzare una bella crociera (anche se non so come siano messe le navi in fatto di accessibilità… bisognerebbe indagare!): ho scoperto di essere parecchio ignorante in geografia, perché dalla capitale finlandese in poche ore di navigazione si può essere a Tallin, San Pietroburgo, Stoccolma. Ottime destinazioni, non vi pare? Inoltre, ça va sans dire, la Finlandia è la meta perfetta per gli amanti della natura: è un paese praticamente ‘allagato’, perché son quasi più i laghi che la superficie calpestabile, e i boschi sono ovunque. A meno che non amiate il freddo (ma quello polare artico: in inverno le temperature a sud si aggirano intorno ai -30°, a nord ancora meno…brrr), la stagione migliore è l’estate. Non ci credo nemmeno io, ma in tre giorni scarsi mi son scottata!! I finlandesi infatti durante la stagione estiva cercano di fare ‘il pieno’ di sole, e quindi nessun bar o ristorante ha i tendoni, come da noi. Il sole si piglia in faccia, e si piglia fino a sera! In questi giorni c’era luce fino alle 11 di sera; presto il giorno durerà fino a 22 ore, con sole 2 ore di buio, prima di cedere il passo alla lunga notte invernale, quando sarà il contrario e già verso le due di pomeriggio scende l’oscurità.

Insomma, in conclusione, credo non ci vivrei. Non fosse altro che per il buio e il freddo invernale, e per il cibo! Di specialità non ce ne sono mica tante, a parte dell’ottimo salmone che ho mangiato sempre e in tutte le salse: i livelli di omega 3 nel mio sangue saranno piacevolmente alle stelle 🙂

Una visita però la Finlandia direi che decisamente la vale: per i suoi boschi, i suoi laghi, per la pace e l’aria pulita che si respira persino nella capitale. Buon viaggio dunque, a chi deciderà di avviarsi al nord, e kiitos, grazie in finlandese, per l’attenzione!

Maddalena Botta


Bluerental: sensibilizzare i ragazzi alla barriere invisibili

30
Maggio

Riportiamo una bella iniziativa in cui ha partecipato anche la Bluerental, che noleggia auto per tutti, dove si mostrano gli ostacoli invisibili agli occhi di molti, ma purtroppo molto visibili per chi è in carrozzina. La manifestazione era all’interno della dimostrazione sulla guida sicura. Leggiamo:

27 maggio 2011 Cario Montenotte

Iniziativa promossa dal Comune di Cairo Montenotte per sensibilizzare i ragazzi delle scuole sul problema della sicurezza stradale.

Presso l’Istituto Secondario Superiore Patetta di Cairo Montenotte è stato realizzato un “laboratorio” rivolto ai ragazzi di alcune scuole elementari medie e superiori, (una rappresentanza del Calasanzio di Carcare, e le Scuole Elementari di Carcare ed Altare) mattinata in cui hanno potuto assistere alle spiegazioni fornite dalle Scuola Guida VALBORMIDA e PIERO SALVI su come utilizzare al meglio e senza pericoli i veicoli (biciclette, motorini, autovetture) che circolano sulle nostre strade, ma soprattutto su come evitare o prevenire incidenti. Il tutto con un format giocoso e divertente che ha coinvolto tutti creando una sinergia tra le singole iniziative ed i singoli ruoli davvero entusiasmante.

Sono stati evidenziati gli effetti di oggetti “liberi” in auto in caso di frenata con un simulatore d’impatto a bassa velocità, gli sbandamenti di un percorso lievemente accidentato in bicicletta a causa di fossi e buche, un percorso in monopattino ed a piedi con il riconoscimento di segnali stradali, l’importanza dei sistemi di ritenuta ed il loro utilizzo. E’ stato approntato un gioco dell’oca con domande relative al tema della sicurezza, sono stati dimostrate le difficoltà e differenze di frenata di motocicli sul bagnato, il temibile angolo cieco sui mezzi pesanti che impedisce la vista di motocicli in determinate posizioni, si è utilizzato il simulatore di guida per le moto, è stato simulato un pronto intervento in soccorso di un incidente stradale in cui fosse coinvolto un veicolo a due ruote.

Inoltre, grazie a Bluerental di Vezzi Portio (SV), azienda autonoleggio “per tutti” di vetture con e senza conducente è stato realizzato un percorso ad ostacoli, che ostacoli normalmente non sono: un passaggio con la ghiaia, il transito su una grata, su mattonelle posizionate nei giardini con interspazio, la semplice salita su gradini alti pochi centimetri, la salita su rampe troppo inclinate. Tutti dettagli normalmente presenti sulle nostre strade, che non saltano all’occhio a chi non è costretto su una sedia a rotelle… come fare quindi per sensibilizzare i ragazzi sulle difficoltà altrui, sull’importanza della prevenzione o sulla necessità di adeguare le nostre città? Grazie alle 4 carrozzine messe a disposizione dalla OffCarr di Padova, i ragazzi sono stati invitati al loro utilizzo e coinvolti in prima persona per alcune ore nella “mission impossible” che solo grazie ad alcuni accorgimenti e suggerimenti forniti da Fausto Ferraro titolare di Bluerental, sono stati in grado di portare a termine.

E’ stata inoltre mostrata ai ragazzi una vettura adattata alla guida per disabili e tutte le difficoltà correlate per i loro utilizzatori, anche semplicemente per salire o scendere, evidenziando quindi la vitale importanza nel lasciare spazio adeguato ai lati quando ne notino la presenza su uno spazio appositamente contrassegnato o quando siano presenti i cartelli sulle vetture stesse.

bluerental

Grazie ai numerosi interventi, CROCE BIANCA di Cairo Montenotte, SER.T – USL di Savona, la Direzione ACI di Imperia e Savona, la Dirigenza del PRA di Savona, il COMUNE di Cairo Montenotte nella persona di Alberto Poggio Assessore alle attività produttive, la giornata formativa è perfettamente riuscita, l’obiettivo prefissato di cominciare a sensibilizzare le future generazioni sull’importanza di una guida sicura, controllata, nel rispetto delle regole e sull’attenzione alle difficoltà altrui, è stato centrato unitamente al riconoscimento della volontà e della necessità di cominciare ad agire per aumentare la consapevolezza nei giovani.

BLUERENTAL

www.bluerental.it

info@bluerental.it


I 5 Ostelli in Europa migliori per i disabili

1
25
Novembre

Grazie a HostelBookers vi presentiamo una lista di 5 ostelli tra i migliori come accessibilità in Europa. Ecco in dettaglio:

Ostelli Accessibili a Tutti:

Giornata Europea delle Persone con Disabilitá

Londra, 24 novembre 2010

In concomitanza con la Giornata Europea dedicata alle Persone Disabili, il prossimo 3 dicembre, HostelBookers Italia stila la classificata dei suoi 5 ostelli in Europa che si sono distinti per la loro attenzione verso gli ospiti sulla sedia a rotelle, essendo perfettamente equipaggiati per ospitarli al meglio. Un’idea che richiama appunto il tema del turismo senza barriera ed accessibile a tutti.

La partecipazione di HostelBookers alle iniziative di quest’importante e simbolica giornata è l’occasione per ribadire ancora una volta il proprio impegno a rendere l’emozione del viaggio alla portata di tutti!

HostelBookers ha selezionato una lista di 5 ostelli in Europa che, eccellono per la qualitá del servizio offerto ai viaggiatori con disabilitá.

Alberg Pere Tarres (Barcellona)

Uno degli ostelli piú moderni e centrali a Barcellona.

Alberg Pere Tarres offre 240 posti letti di qualitá 32 dei quali pensati e realizzati per venire incontro alle esigenze di persone che viaggiano facendo il conto con la propria disabilitá.

Queste stanze sono dislocate in un edificio adiacente al principale e completamente privo di barriere architettoniche.

STF/HI Fridhemsplan (Stoccolma)

Un ostello modernissimo nel pieno centro della romantica Stoccolma.

STF/HI Fridhemsplan offre stanze ai piani bassi raggiungibili tramite un’apposita rampa od un ascensore che porta direttamente davanti all’entrata delle camere.

Le stanze stesse, oltre ad essere dotate di tutti i piú moderni comfort, sono prive di barriere architettoniche, perfette per tutti i viaggiatori disabili alla scoperta della capitale Svedese.

Lisbon Old Town Hostel (Lisbona)

Quest’ostello, come facilmente intuibile dal nome, si trova nella suggestivo centro storico di Lisbona in un edificio storico risalente al XVII secolo.

L’ostello è rinomato per l’atmosfera rilassata, lo staff sempre disponibile e sempre pronto a dare consigli utili.

Lisbon Old Town Hostel dispone di diverse stanze al pian terreno predisposte per accogliere clienti con disabilitá e per questo facilmente raggiungibili tramite un’apposita rampa.

Condiviso da queste stanze un bagno appositamente riservato ed equipaggiato per gli ospiti sulla sedia a rotelle.

All In Hostel (Berlino)

Quest’ostello è ricavato all’interno di una vecchia fabbrica in accordo ad una tendenza diffusa a Berlino di riconversione e rivalutazione di spazi ex industriali.

All In Hostel é in posizione centrale a pochi minuti a piedi da Alexanderplatz.

La struttura ha 400 stanze di varie tipologie alcune delle quali pensate appositamente per persone disabili raggiungili tramite un ascensore, con un bagno apposito in comune e corrimano nei corridoi per rendere tutti gli spostamenti agevoli e veloci.

Archi Rossi Hostel (Firenze)

Un ostello a Firenze ideale per tutti coloro a cui piace viaggiare rimanendo in Italia, Ostello Archi Rossi vanta una posizione centralissima, a pochi minuti a piedi da Santa Maria Novella, a Firenze una delle cittá d’arte piú visitate d’Italia.

L’ostello dispone di stanze private e dormitori predisposti ad accogliere viaggiatori disabili e raggiungibili tramite una comoda rampa.

Durante la stagione primaverile ed estiva potrete godervi lo splendido giardino o la vista panoramica che si gode dalla terrazza dell’ostello.

Per tutte le informazioni ed immagini degli ostelli visitare il sito: http://it.hostelbookers.com/

FINE

Chi siamo:

HostelBookers.com é un portale appartenente ad una compagnia britannica ed ha sede a Londra, ma sin dal suo lancio nel 2004, sono numerosi gli italiani che ci lavorano. Sul sito sono disponibili piú di 20,000 ostelli e alloggi economici in 3,500 destinazioni nel mondo, da poter essere prenotati on line in tutta sicurezza pagando solo un deposito del 10%. Gli utenti possono vedere le foto e i video delle strutture e soprattutto leggere le recensioni scritte dagli ospiti. HostelBookers é l’unico sito del settore che non addebita alcun costo aggiuntivo di prenotazione e puó vantare  in media prezzi piú economici dell’8.7% rispetto al suo principale concorrente.

Insieme al sito é stato lanciato anche un blog http://blog-it.hostelbookers.com/, dove vengono quotidianamente pubblicati reportage, recensioni sui migliori ostelli, campagne di nicchia e articoli sui migliori consigli per viaggiare risparmiando.

Per ulteriori informazioni contattare:

Laura Panico
allo 0044 2074061800

o inviare un’email a laura.panico@hostelbookers.com


Escursioni Accessibili a Palma di Maiorca

23
Novembre

Palma di Maiorca Accessibile a Disabili. Vi presentiamo alcune escursioni Accessibili con carrozzine per Disabili. E’ importante avere strutture accessibili dove alloggiare ma lo è anche poi poter vivere i luoghi in cui soggiorniamo. Grazie ai nostri amici di Tenerife possiamo offrirvi questo:

Palma è una città ricca a livello architettonico con lo stile Gotico e Barocco come predominante Questo tour vi darà la possibilità di visitare i più emblematici edifici concentrati nel centro della città, come la Cattedrale di Palma, il Municipio, Piazza di Spagna e il centro storico di Palma di Maiorca. Si potranno visitare i musei e gallerie, mangiare e bere e fare acquisti presso i numerosi negozi in tutta la città.

PALMA CITY TOUR

Un autobus accessibile per sedia a rotelle, ti porta in un tour di 80 minuti con inizio a Avda. Antonio Maura. Da questo punto è possibile accedere alla Cattedrale e Palazzo Almudaina. Il bus viaggia poi attraverso Paseo del Bourne alla zona commerciale di Juan Carlos I e al centro di Plaza de España.

Il biglietto è valido 24 ore, ed è possibile “Hop On” “Hop Off” a tuo gradimento in una qualsiasi delle 15 fermate del bus sul percorso per vedere tutti i migliori luoghi e le attrazioni che Palma ha da offrire. Commenti pre-registrati disponibili in inglese, tedesco, francese e svedese.

TOUR DEL NORD-EST

Questo tour vi porterà a vedere le bellezze naturali di Maiorca e alcune delle più belle zone dell’isola, come Valldemossa, noto per la Certosa di Valldemossa, un monastero grande dove il compositore Frederic Chopin e il suo amante George Sand crearono la loro ‘inverno dello scontento’ (alcune restrizioni di accessibilità). Proseguendo si visiterà Deia, chiamato anche il villaggio degli artisti e Sóller con il suo famoso porto, i suoi antichi edifici, piazze e giardini lussureggianti. Questo è uno dei luoghi più fotografati in Spagna.

TOUR AL MERCATO DEL CUIO DI INCA

Se avete un debole per i prodotti di pelle pregiata, da non perdere il giovedì, un viaggio alla ‘città del cuoio’, il Mercato di Inca. Passeggerete per la vivace Plaza de España a casa del più grande mercato settimanale di Maiorca e sceglierete tra una vasta gamma di prodotti in pelle, gioielli, scolpita in legno d’oliva, il pizzo e un sacco di souvenir.

LA FABBRICA DI VETRO DI GORDIOLA

Il vetro è stato introdotto a Maiorca dai Fenici nel secondo secolo aC. La cristalleria e le sue tecniche sono state importate nei secoli 16 ° e 17° da Venezia. Nel 18 ° secolo il vetro di Maiorca, raggiunse il suo periodo più fecondo con il vetro artistico prodotto nei laboratori Gordiola, in cui ancora oggi si possono ammirare alcuni dei prodotti di artigianato di Maiorca di fama internazionale.

HIKING 4X4 TOUR IN COLLABORAZIONE CON HANDISPORT

È possibile fare un escursione, all’esterno in maniera totalmente indipendente, un’attività in un ambiente incomparabile che unisce sport e cultura e permette percorsi in un sorprendente paesaggio da ammirare. Sono disponibili una gamma di materiali adeguati e nuovo singolo veicolo “Otto Bock Superfour” a trazione totale, sedie “Hippocampe”. Attività sotto la supervisione di istruttori.

BLOKART IN COLLABORAZIONE CON HANDISPORT

Blokart consiste in una barca a vela su terra. Si svolge su un triciclo molto sicuro dotato di una vela che fornisce un alto grado di soddisfazione personale. Prendendo i dovuti accorgimenti, Blokart può essere goduto da ogni utente indipendentemente dal grado di disabilità. Esso consente a individui completamente indipendenti di godersi un team sportivo. Attività sotto la supervisione di istruttori.

WATERSKIING IN COLLABORAZIONE CON HANDISPORT

Lo sci d’acqua è un’attività permessa alle persone con disabilità. Prevede la partecipazione di amici o familiari. Il dispositivo è stato adattato, e tutti gli attrezzi necessari sono stati adattati per effettuare lo sci nautico in condizioni di massima sicurezza disponibile. Usiamo il materiale nautico più indicato in base al tipo di disabilità. Attività sotto la supervisione di istruttori.

——– Per INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI

SOL ACCESS SERVICE S.L.L. – C/ J. Glez. Glez. 20, 38626 Valle San Lorenzo Tlf. 922 765186

E.mail: ic@solaccessservice.com

www.solaccessservice.com

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Zanzibar Accessibile a disabili? Ci racconta Federica.

6
10
Novembre

Quando ti muovi, anzi non ti muovi, in una sedia a rotelle affrontare un viaggio desta sempre preoccupazione. Se poi come destinazione scegli l’Africa, precisamente un’isola come Zanzibar e magari un lodge come l’Hakuna Majiwe direttamente sulla sabbia, dove apparentemente niente è idoneo, serve un gran coraggio. Ma dopo tanti viaggi in quello che non so perchè chiamano il mondo civile, assaporare l’Africa era un sogno e arriva un momento nella vita in cui ti dici che è arrivato il momento di viverlo.

Prima della partenza abbiamo contattato Stefano, il direttore dell’Hakuna Majiwe, che ci ha illustrato lo stato dei luoghi e rassicurato sul fatto che avrebbe fatto il possibile per rendere accessibile almeno la zona dei servizi principali.

Ha fatto molto di più del possibile: pedana di collegamento camera-ristorante-zona bar; rampa di accesso ai servizi e alla camera; come un angelo custode ha diretto, seguito e si è materialmente adoperato perchè ogni escursione fosse possibile: uscite in barca, al mercato, in città.. in poche parole ha reso possibile un sogno in un luogo da sogno. Fidatevi.

Per qualsiasi chiarimento… sono qua.

Ciao, a presto Federica!!

N.D.

Poi dicono quello è il Terzo Mondo.



Un Hotel non proprio accessibile a Torino

3
28
Agosto

Pubblichiamo il racconto di un disabile e della sua disavventura in un Hotel di Torino dichiaratosi accessibile ma in realtà, leggete.

hotel plaza esterno

Nuove frontiere: i “diversamente dsabili”

Gent.li Lettori,

mi chiamo Solaroli Iari, ho 37 anni dal 2007 paraplegico a seguito di un incidente stradale. La mia lesione mi consente un buon grado di autonomia, tale da permettermi di viaggiare, vivere da solo, essere, con alcune limitazioni, in pratica autonomo. La scorsa settimana decisi di trascorrere alcuni giorni a Torino prenotando telefonicamente una stanza attrezzata per disabili all’ Hotel Plaza di via Petitti 18 ( ricevuta del pernottamento in mio possesso ).

Ribadisco e preciso che la mia richiesta e prenotazione, avvenute telefonicamente, riguardavano una stanza attrezzata disabili; chiesi anche la disponibilità del garage che venne confermata ed accordata.

Arrivando davanti all’ hotel la prima “sorpresa”: uno scalino di circa 20 cm all’ esterno, ma siamo in Italia e questo fa parte dell’accessibilità; e, con l’aiuto di robuste braccia risulta un’ostacolo superabile…un po’ meno i 5-6 gradini interni che portano alla reception e all’ ascensore per salire alle camere. Ora, per chi non ha dimestichezza, i paraplegici si muovono in carrozzina che non è compatibile con le scale, anzi….

Un costernato portiere, mi dice che posso accedere dal garage; se qualcuno è appassionato di salto con gli sci può tranquillamente rivolgersi all’ hotel Plaza perchè la rampa di accesso ai garage non ha nulla da invidiare ai trampolini olimpionici di salto ma, ahimè, ancora una volta non è compatibile con una sedia a rotelle, soprattutto con una persona sopra. La mia richiesta di un garage ( peraltro disdetta lo stesso giorno vista la disponibilità di posteggi in zona ) è stata fatta nell’ ottica di posteggiare l’ auto e muovermi a piedi ( pardon…a spinta ) o in autobus per il periodo del mio soggiorno, non di usarla per entrare ed uscire dall’ albergo!!!

Decisi di cercare un altra sistemazione mantenendo però la possibilità di pernottare una notte nel caso non avessi trovato un posto in cui dormire; dopo alcune ricerche ho nuovamente chiamato l’hotel confermando il mio pernottamento e chiedendo ulteriori dettagli sulla stanza, visto l’impatto non piacevolissimo: la risposta chiara, netta e decisa è stata che “la stanza è stata ristrutturata a norma”, intendendo forse l’ opera lirica, non la normativa vigente. Ed in effetti di opera doveva trattarsi visto che “l’ attrezzatura” della stanza ( numero 611 per la precisione ) consiste in un maniglione nella doccia. Nessun appiglio vicino al water, sanitari di tipo tradizionale senza neppure un rialzo, nessuna doccetta vicino al wc, nessun seggiolino nella doccia ( troneggiava sul piatto una meravigliosa sedia da giardino in alluminio ), il bidet che impedisce alla carrozza di girare, le dimensioni della stanza degne di un sommergibile della II guerra mondiale ( è impossibile nella zona letto, ad esempio, girare su se stessi in carrozza o arrivare alla finestra ).

La mattina ho chiesto il conto e di andarmene il più velocemente possibile: il Personale in servizio, notando il mio disappunto, ha chiesto delle spiegazioni; dopo un attento ascolto mi sono sentito dire che ” non sono un disabile normale”…ergo sono un diversamente disabile…ergo ancora un non disabile, però continuo a non camminare e non capisco il perchè!!! Chiedo inoltre quali sono i parametri che differenziano un disabile “normale” da uno “non normale”…credo che neanche una burocrazia kafkiana riuscirebbe a farlo!!!!!!

Questo a Torino, nel ricco e civilizzato nord-ovest italiano, nell’anno 2010…enjoy!!!!!!!!!

Cordiali saluti.

Solaroli Iari

Note della Redazione:

Ci dispiace per l’accaduto e siamo disponibili ad una replica da parte dello staff dell’Hotel e soprattutto ci auguriamo in un adeguamento ad hoc per quanto riguarda l’accessibilità.


Ferie a Follonica: il racconto di Federico

2
17
Agosto

Per i nostri racconti sul Turismo Accessibile ecco Federico che ci riporta le sue impressioni su Follonica nella costa Toscana e ci parla di Hotel Accessibili e Spiaggia Accessibile.

Insieme alla mia fidanzata (siamo entrambi su sedia a rotelle senza possibilita’ di deambulare) abbiamo pernottato una settimana, per la precisione da lun.9, a lun.16 agosto presso l’Hotel Bella’mbriana di Follonica – sito internet http://www.hotelfollonica.it/web/ .

Volevamo prenotare all’Hotel Ausonia (avevo letto l’articolo con recensione positiva proprio sul vs. sito) ma purtroppo abbiamo contattato la struttura tardi e per il periodo l’unica camera che hanno adattata per disabili non era disponibile.

Abbiamo trovato soltanto quest’altra struttura alberghiera, tra le tante contattate in Follonica, attrezzata per il ricevimento dei disabili. L’hotel Bella’mbriana (ex Hotel Bologna) e’ un 4 stelle, recentemente ristrutturato. Hanno tolto qualche camera per inserire un centro benessere che non e’ accessibile perche’ presenta un bel gradino (anzi gradone) al suo ingresso e inoltre sia nella sauna, sia nel bagno turco e’ impossibile entrare con la sedia in quanto l’entrata e’ molto stretta pero’ io sono riuscito a far tutto grazie alla disponibilita’ della signora (straniera) che fa’ i massaggi e che mi e’ sembrata di gran lunga la persona piu’ in gamba che lavori li’ dentro, la quale mi ha enormemente aiutato a superare tutte quelle barriere architettoniche (mi ci ha praticamente portato di peso).

La collocazione e’ ottima essendo al centro di Follonica; la spiaggia, infatti, si raggiunge in meno di 5 minuti. Proprio davanti all’albergo, il proprietario dello stesso ha fatto mettere un parcheggio auto apposito per i clienti disabili che quando e’ vuoto non puo’ essere occupato abusivamente perche’ sul posto viene collocato un birillo. In questo modo il posto auto e’ sempre garantito. Ottima cosa se nonche’ il marciapiede e’ molto alto per cui crea parecchi problemi per scendere e salire a chi e’ al posto di guida (la via infatti e’ a senso unico).

A proposito di marciapiedi, da segnalare che son tutti ribassati e quando finiscono c’e’ comunque la pista ciclabile. Io infatti son riuscito a percorrere il lungo mare fino alla fine del paese (circa 5km. a nord dell’Hotel) senza problemi. Mi son dovuto fermare solo perche’ ho trovato una sbarra col divieto d’accesso; oltre c’e’ solo campagna quindi il fondo stradale diventa sterrato e molto accidentato; cio’ perche’ in quel punto, mi han poi spiegato, semplicemente, termina il paese.

La camera per i disabili e’ spaziosa e calda, in stile etnico africano, con letto matrimoniale, tv, condizionatore, frigobar e 2 sedie che a richiesta possono essere tolte. Il bagno, che si trova di fronte all’entrata non e’ invece molto comodo. L’aspetto piu’ positivo e’ la porta a scomparsa. Lo specchio e’ troppo alto, il lavabo invece e’ ok, il wc e’ messo in posizione scomoda perche’ e’ attiguo al box doccia per cui si va sempre a sbattere contro gli sportelli a fisarmonica della doccia stessa.

camerabagno accessibilebagno

Sul pavimento c’e’ la moquette che rende sempre un po’ difficoltoso il movimento della sedia a rotelle. La colazione si fa sul terrazzo dal quale si puo’ vedere anche il mare. L’hotel e’ naturalmente dotato di ascensore con porta di accesso sufficientemente larga sul quale pero’ puo’ salire una sola sedia a rotelle alla volta.

Da segnalare infine il personale dell’albergo molto eterogeneo. Alcune persone si son dimostrate gentili, cortesi, disponibili, premurose, altre invece non vedevano l’ora che ce ne andassimo. Spero di esservi stato utile. Buona sera.


Vienna Accessibile ai disabili: ci racconta Riccardo

2
22
Luglio

Caro lettore,

sto per raccontarti la mia esperienza turistica in Vienna (Austria), da viaggiatore adulto in sedia a rotelle a spinta senza possibilità di alzarmi in piedi.

Per scelta personale, anche sulla spinta della mia piccola esperienza di viaggiatore disabile motorio, ho deciso di tralasciare la maggior parte delle classiche informazioni turistiche reperibili on-line o in qualunque guida specializzata per lasciare spazio a quei piccoli particolari che possono essere di buona utilità ai “quadrupedi” come me.

La mia permanenza è stata dal 13 al 20 maggio 2010, esclusivamente in Vienna città per tutto il tempo e utilizzando esclusivamente il trasporto pubblico cittadino.

Finalmente partiamo da Bologna con volo Rayanair diretto a Bratislava, capitale della Slovacchia, acquistato in un periodo di offerta speciale ad un prezzo veramente irrisorio; in fondo le due città distano appena 60 km.

Purtroppo quest’aeroporto….

aereoporto

…non è collegato con mezzi adattati al trasporto delle carrozzelle, né con il bus locale diretto alla città né con gli shuttles privati diretti a Vienna. Tantomeno i taxi tradizionali!

Comunque bussando virtualmente (cioè tramite e-mail) a tante porte ho trovato un’associazione locale di disabili:

Zvaz Telesne Postihnutej Mladeze – Union of Physically Disabled Youth

Tel./Fax: 00421 / 2 / 5244 4710

E-mail: ztpm@changenet.sk

http://www.ztpm.s

che, con estrema disponibilità, ha prenotato per conto mio il trasferimento dall’aeroporto all’hotel viennese con (pare) l’unico veicolo adattato.

auto attrezzata per disabili

Dall’aspetto non è particolarmente invitante, comunque ha fatto il suo servizio salendo a bordo mediante due rampe telescopiche removibili tramite l’ingresso laterale mostrato nella foto. Se qualcuno dovesse prenderlo è bene che si porti una cintura di sicurezza propria per il passeggero disabile, perchè all’interno non c’è! L’autista di quel giorno era comunque prudente nella guida, le strade in ottime condizioni ed è raro vedere qualcuno in eccesso di velocitè contrariamente a quanto accade in Italia.

Purtroppo parlava anche tedesco correntemente, però solo poche parole d’inglese ma con la sua disponibilità siamo riusciti ad intenderci quanto basta.

Dopo poco più di un’ora di viaggio siamo arrivati a destinazione:

AUSTRIA TREND HOTEL BEIM THERESIANUM

Verkehrsb¸ro Hotellerie GmbH

A-1040 Wien, Favoritenstr. 52

FN 37952m, Firmenbuchgericht HG Wien, Sitz: Wien

Tel.: +43-1-505 16 06 Fax: +43-1-505 16 09

Email: theresianum@austria-trend.at

http://www.austria-trend.at/Hotel-beim-Theresianum

Gli spazi corrispondono esattamente a quelli mostrati nelle fotografie sul loro sito Internet, perfetta pulizia, servizio cortese ma nessuno parla italiano. I prezzi ordinari sono molto elevati – perlomeno per le mie tasche – ma prenotando tramite Booking.com avevo trovato un’offerta eccezionale.

La struttura è grande, divisa in due palazzi e per raggiungere quello più vecchio bisogna utilizzare un ingresso secondario dotato di rampa che permette di raggiungere l’ascensore evitando alcuni gradini. Purtroppo l’ingresso principale che conduce anche al banco del ricevimento non è comodissimo, perchè c’è un piccolo gradino all’entrata e le doppie porte a spinta. Attenzione all’ascensore, perchè è abbastanza spazioso però ha una forma quasi quadrata per cui una carrozzella per adulti potrebbe dover fare un po’ di contorsioni se ha bisogno di una profondità superiore a un metro.

La posizione è strategica perchè a pochi metri dalla fermata del bus, a 250 metri dalla stazione metropolitana Sudtirolerplatz (l’accesso sarebbe a 50 metri, però l’ascensore si trova in uno slargo nella direzione opposta) con la quale si può raggiungere l’antico cuore della città in circa 8 minuti.

A qualche centinaio di metri c’è la Sudbahnohf (stazione ferroviaria sud) quasi completamente chiusa per ristrutturazione (come la ovest) e a causa della ridotta operatività hanno spostato il carrello per l’imbarco delle sedie a rotelle alla ovest, togliendo ogni possibilit‡ di utilizzare i collegamenti da e per l’est Europa che transitano solo dalla sud.

Per contenere le spese non abbiamo fatto colazione in hotel (Power breakfast al prezzo di Euro 15 per persona al giorno), dal momento che dalla parte opposta della strada a poche decine di metri dall’hotel stesso c’era un supermercato e qualche decina di metri prima dell’ascensore della metropolitana c’era un mini-market turco anche con prodotti tipici arabi a prezzi veramente bassi.

  • Per iniziare si parte alla scoperta dello splendido Stephansdom (Duomo di Santo Stefano)

duoma di vienna

situato nell’omonima piazza in cui si arriva direttamente anche in metropolitana.

la piazza della cattedrale di vienna

Come si puù vedere la cattedrale è altissima, in una piazza abbastanza piccola rispetto ad essa e ovviamente sempre affollata. La pavimentazione non èmolto dissestata considerando che era tutta pavimentata con lastre e ciottoli. Il versante dove parcheggiano le carrozze è un po’ più sconnesso, ma affrontabile (l’odore poco gradevole dei cavalli viennesi mi ha sorpreso parecchio!!).

La cattedrale è perfettamente accessibile, molto molto affollata ma ben tenuta con il suo meraviglioso stile gotico. Il pavimento è assolutamente confortevole come si può vedere da questa foto:

foto interna

La navata centrale (punto da cui è stata scattata la foto) non è liberamente visitabile, ma tutta transennata con accesso a pagamento per gruppi esclusivamente con la guida. Avvicinandomi al banchetto d’entrata per chiedere informazioni allo staff sulle modalità di visita mi hanno fatto cenno di passare senza nemmeno farmi il biglietto e hanno detto qualcosa in tedesco: non ho capito se mi avessero preso per un cittadino locale e, per farmi una cortesia, mi hanno fatto passare senza essere in gruppo o sia la loro prassi con i visitatori disabili… fatto sta che abbiamo colto l’occasione al volo e ne è valsa assolutamente la pena!!!

  • Una visita merita assolutamente anche la Jesuitenkirche (chiesa dei gesuiti), nota anche come Universitatskirche (chiesa dell’università)

chiesa di vienna

foto chiesa vienna

adiacente ad una facoltà universitaria. I dintorni hanno marciapiedi abbastanza alti, non sempre dotati degli opportuni scivoli e ci sono molti ciottoli per la strada ma è affrontabile. La rampa di accesso è ben nascosta sulla destra della facciata.

Rimanendo sempre nell’antico cuore di Vienna mi sono riempito lo stomaco brontolante al ristorante Gutenberg

http://www.citypension.at/index.html

Scelto casualmente escludendo la maggior parte per i prezzi piuttosto alti, ma avendo comunque voglia di gustare una cucina tipica locale, si è deciso per quello. Ci sono alcuni tavoli all’esterno ma, nel mio caso, ho mangiato in quella che sarebbe una saletta per il caffè con divanetti di pelle e tavolini piccoli.

All’entrata c’è uno scalino e dentro lo spazio non abbonda, però si mangia proprio bene (il listino era solo parzialmente tradotto dal tedesco all’inglese ed all’italiano, ma spesso le 3 traduzioni non coincidevano!). Il locale è abbastanza retrò, personale molto efficiente ma che non parla italiano, scendendo una scala ripidissima si può andare in una sala al piano interrato davvero molto elegante e stracolma di avventori durante la stagione dell’opera.

Abbiamo dovuto aspettare parecchio per avere il posto e parecchio prima di mangiare, ma ho gustato la torta sacker migliore di tutta la vacanza…

riccardo e la torta

  • Ed ora si passa a visitare il Belvedere, residenza imperiale costruita su una collina scoscesa.

Si divide in due parti: superiore ed inferiore.

A quello superiore si accede liberamente tramite la cancellata che delimita il parco visibile in questa foto:

foto Belvedere

posta di fronte alla struttura o, in alternativa, dalla strada laterale che costeggia tutta l’enorme residenza. In questo edificio vi sono esposte varie opere d’arte tipicamente austriache. La biglietteria si trova sulla sinistra della foto, ma presenta qualche gradino. Mentre l’entrata alle collezioni è situata nella parte posteriore dell’edificio visibile nella foto ed è raggiungibile passando lateralmente, anche se è presente una discesa piuttosto ripida. L’interno è perfettamente accessibile tramite rampe e ascensore.

Fra l’edificio della parte superiore:

foto parte superiore belvedere

e quello inferiore (anticamente residenza estiva dell’imperatore) si distende un amplissimo parco:

foto parco belvedere

molto ben curato, tutto in pendenza proprio perchè si distende su una collina, percorribile solo lateralmente tramite la stradina visibile nella foto asfaltata e in ottimo stato.

Circa alla metà del parco stesso c’è una scalinata ed una rampa nel mezzo di essa che, però, è assolutamente troppo ripida anche per un pedone.

Se si desidera visitare sia la parte superiore che quella inferiore bisogna per forza percorrere la strada che costeggia tutta la residenza, che misura circa 1 km ed è anch’essa in pendenza.

La parte inferiore è relativamente piccola se paragonata alle altre residenze imperiali, ma ospita un museo di alto valore artistico. In quella struttura solo il bar non è raggiungibile se non tramite le scale.

  • Irrinunciabile la visita al palazzo imperiale Hofburg

palazzo imperiale Hofburg

La pavimentazione dei cortili sono composte da ciottoli ben tenuti e non molto sconnessi. La struttura è completamente visitabile con l’ausilio di ascensore riservato e rampe. Perfettamente raggiungibile anche con minibus che collegano in maniera ottima tutto il centro storico e perfettamente accessibili con rampa manuale.

  • Medesimo discorso di ottima accessibilit‡ anche per Castello di Schˆnbrunn (Schloss Schˆnbrunn in tedesco), antica sede della casa imperiale d’Asburgo.

Schˆnbrunn

Schˆnbrunn foto giardino

All’interno di un enorme parco di oltre 200 ettari, perfettamente curato, con ampi vialetti ed enormi spiazzi (come si può vedere dalla foto) ghiaiosi quanto basta per non ostacolare eccessivamente la sedia a rotelle.

  • Una visita merita anche la Chiesa più antica di Vienna, la Chiesa di S. Ruperto (“Ruprechtskirche”), benchè non sia affatto situata in un punto agevole da raggiungere per una carrozzella!

chiesa di S. Ruperto Vienna

» in una zona defilata della città, bisogna percorrere diverse viuzze ciottolate abbastanza sconnesse e che presentano alcuni tratti di forte pendenza.

In generale il centro di Vienna è quasi sempre pavimentato con grandi lastre come in questa foto:

centro di vienna

ma ottimamente posate e custodite da non provocare scossoni a chi gira sulla carrozzella. Il marciapiedi, soprattutto nella parte più turistica ma in buona parte anche nei quartieri più periferici, è sempre raccordato alla strada piuttosto bene e gli scivoli sono frequenti (molto più che in Italia!!).

In tutte le guide che ho consultato si consiglia di visitare il Naschmarkt, mercato stabile all’aperto esistente dal XVI secolo.

mercato a vienna

Come si può vedere è composto prevalentemente da grandi chioschi a vetri in cui si può trovare ogni tipo di alimento da quasi ogni parte del mondo: addirittura deliziosi mango freschi e maturi! Una parte è riservata alla ristorazione con sorte di birrerie-trattorie all’interno di questa che struttura vetrata, che quasi sempre hanno prezzi di molto inferiori ai locali tradizionali.

Attenzione a visitarlo nell’orario di pranzo, perchè è un mercato veramente molto affollato!!

  • Nei pressi del Naschmarkt merita una visita il MuseumsQuartier

Foto MuseumsQuartier

Un grandissimo complesso culturalmente molto stimolante, che raggruppa vari musei, aree espositive e di intrattenimento per tutti i gusti, negozi di vario genere ecc. Tutto perfettamente accessibile, ma bisogna prestare attenzione a percorrere la strada che lo costeggia perchè la parte riservata ai pedoni era un po’ troppo ghiaiosa per le mie ruote e la parte asfaltata sarebbe riservata alla circolazione delle biciclette in senso unico… e molti non esitano a far valere le proprie ragioni con delle belle scampanellate!

  • Per finire questo mio racconto consiglio una visita al famoso Prater:

Foto prater di Vienna

grande parco pubblico ad accesso gratuito, ottimamente collegato con i mezzi pubblici, perfettamente accessibile e famoso per la sua grande ruota panoramica (anch’essa perfettamente accessibile con la sedia a rotelle, poichè si viene accompagnati ad una piattaforma idraulica che solleva fino al livello delle entrate delle cabine vetrate che contengono ognuna all’incirca 10 persone) dalla quale ho fatto questi scatti:

Prater di Vienna

Vista di Vienna dal Prater

Conclusioni.

La città è veramente una straordinaria destinazione per i viaggiatori disabili non deambulanti, ma anche per quelli con problemi visivi perchè sono presenti molti percorsi per non vedenti lungo la cittè e quasi tutti i semafori di ogni quartiere sono dotati di segnalatore acustico.

Le persone sono veramente cordiali, sotto i 50 anni di età tutti (immigrati compresi, eccezione fatta per i turchi) parlano inglese e sono i primi ad avvicinarsi alle persone spaesate per offrire il proprio aiuto.

Il sistema del trasporto pubblico è efficientissimo sia per la metro che per tram e bus. Tutte le stazioni sono accessibili, tranne la Karlsplatz della linea metropolitana. Hanno anche un’ottima calibrazione dei tempi di sosta per l’imbarco e lo sbarco (per quanto riguarda la metro bisogna calcolare 2 minuti fra una fermata e l’altra considerando il tempo di raggiungimento dalla superficie e quello di percorrenza in vettura).

Gli unici due o tre barboni ubriachi li ho incontrati proprio nella fermata Karlsplatz, ma appena sedutisi sono stati immediatamente scacciati dall’efficiente polizia e, più in generale, la città Ë molto sicura e molto controllata da tantissime telecamere di sorveglianza.

Al di là dei locali centralissimi – e di conseguenza costosi – la maggioranza presenta uno scalino all’entrata. A Vienna si usa frequentare le birrerie che spesso offrono birra artigianale di buon livello e cucina tradizionale prevalentemente basata su zuppe, salsicce di vario genere e cotolette varie; mediamente a persona si spende 15-20 Euro per un pasto completo.

Sitografia.

www.wien.info/it (ufficio del turismo di Vienna)

www.wien.info/it/travel-info/accessible-vienna (ufficio del turismo di Vienna – pagina dedicata ai turisti con necessità speciali)

www.wienerlinien.at/wl/ep/home.do?tabId=0 e www.wienplan.com/select/plaene_hs.html (azienda dei trasporti di Vienna)

http://fruehwald.net/ (sanitaria presso cui è possibile noleggiare anche sollevatori)

Autore: Riccardo Corradino.

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“Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

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