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Venezia difficile per i disabili: Roxi ci racconta

17
Settembre

Ecco il racconto di una nostra lettrice su Venezia, meravigliosa città ma certo non semplice per un disabile…però…

Leggiamo Roxi:

…oggi c’è il bellissimo George a venezia per il festival…ed è sempre un bel vedere, ma io sono andata nella città più bella del mondo con il mio Giorgio personale…che si chiama proprio giorgio!!! e naturalmente prima di partire ho chiesto proprio al mio Giorgio se se la sentiva di avventurarsi in laguna con me e lui ha accettato con entusiasmo…perchè una cosa proprio necessaria per andare a venezia è avere un compagno/a che non abbia paura delle difficoltà e che anzi le accetti come una sfida.

Prima di partire mi sono fatta lunghe chiaccherate con l’ufficio informahandicap (tel. 041.5341700 – 041 .2746144 – 041.2386144 ) perchè ai tempi non avevo il computer e cercavo di capire se era stato fatto qualcosa per rendere più facile l’accesso alle persone in carrozzina…in quell’ufficio sono di una gentilezza squisita e mi hanno spedito pure dei depliants su itinerari accessibili e persino chiavi di servoscala per alcuni ponti. Peccato però che sono tutti non funzionanti e  comunque è possibile che non siano sulla vostra strada, allora per evitare problemi grossi e di crocifiggere Giorgio ho prenotato un albergo che si trova proprio dietro piazza S. Marco in modo che se la storia fosse stata dura potevamo limitarci a girare intorno al centro più centro di venezia. E’ un albergo che non è proprio accessibile alle carrozzine o perlomeno è fornito di ascensore però la stanza che avevamo era stretta e il bagno piccolo e per noi andava bene visto che io cammino con le stampelle e posso scendere dalla carrozzina.

Per chiunque fosse interessato si chiama Hotel Diana e all’epoca (2006) costava 120 euro in due, ora so che ha superato i 200!!!

Comunque siamo partiti e dopo esserci sbafati a Mestre un’ottima frittura di pesce, ci siamo avventurati con la mia micra rossa sulla lunga striscia di terra sul mare che porta a piazzale roma dove bisogna trovare il modo di parcheggiare senza svenarsi. Sul piazzale ci sono vari parcheggi disabili ma ovviamente erano già tutti occupati, per nostra fortuna era rimasto un parcheggio normale tutto solo e così abbiamo potuto lasciare la micra per quattro giorni con il contrassegno disabili senza pagare un euro.

Da lì la strada verso piazza S. Marco è tutta in discesa, perchè devo dire che prendere il vaporetto è facilissimo per le carrozzine e anche senza compagno, anzi era molto più facile girare lì che non con gli autobus o i tram a Milano dove abito e oltretutto per le persone in carrozzina è anche gratuito.

Il fascino di venezia vi assale già sulla striscia di terra che la precede, ma fare tutto il canal grande con il vaporetto è un’esperienza magica!! e senza l’ombra di un gradino siamo scesi a S. Marco Vallaresso e siamo stati subito risucchiati da piazza S. Marco. Entrare in piazza è un po come entrare in una fiaba, la basilica con le sue cupole e mosaici, il campanile, i piccioni, le gondole etc. Tutta l’iconografia romantica di Venezia ha fatto breccia anche nel mio piccolo cuore razionale visto anche che ero lì con la mia persona speciale!! per andare al nostro albergo bisogna passare sotto la torre dell’orologio che aveva appena finito il restauro ed era perciò come nuova.

piazza san marco

Intorno al nostro albergo ci sono vicoli e strade piene di alberghi negozi e ristoranti. Utili questi ultimi perchè propongono menù turistici a buon prezzo.!! bisogna ricordare che Venezia è carissima e che magari potete permettervi una cena a prezzo alto una sera o due, siete più fortunati di quanto pensate!!! questa zona dietro piazza S. Marco e la piazza stessa è accessibile, i ponti incominciano dopo palazzo ducale. La piazza è assediata durante il giorno da orde di turisti, già al mattino la coda è lunga per visitare la basilica, noi l’abbiamo visitata poco prima della chiusura verso sera, al tramonto quando i magnifici mosaici risplendono e quando tutto è molto più tranquillo.

Anche la piazza è molto più bella alla sera e ovviamente essendo in albergo proprio lì dietro potevamo permetterci di prenderci un drink seduti in piazza (prezzo extra large ma ne valeva la pena!!). Una cosa da fare senz’altro è salire in cima al campanile di S. Marco, c’è un inghippo all’entrata tre o quattro gradini e per questo le guide non lo segnalano accessibile e qui entra in campo il vostro compagno/a che vi porta su e poi con l’ascensore si arriva in cima.

La vista è stupenda a 360 gradi, sull’interno, sul mare con l’isola di S.Giorgio Maggiore in primo piano, e vi può capitare come a noi di vedere spuntare dietro la chiesa della salute una nave da crociera che naviga nel canal grande.

In piazza c’è anche il palazzo ducale talmente bello che sembra un merletto di marmo, tanto è scolpito finemente. E’ accessibile parzialmente ma abbastanza per vedere la sala del maggior consiglio dove sono rappresentati i primi 76 dogi ad eccezione di uno considerato un traditore e dove un’intera parete è occupata dall’affresco “Il Paradiso” di Tintoretto. Riuscirete anche a vedere senza farla la “Scala d’oro del Sansovino”.

Arrivano i problemi!!!

La “Camera del tormento” dove si interrogavano gli indiziati che erano appesi per i polsi e il famoso “Ponte dei Sospiri” che era attraversato da quei poveracci che dovevano presentarsi agli inquisitori sono inaccessibili e qui cominciano i dolori anche per noi!!! perchè  è facile spostarsi con i vaporetti, però quando scendete potete star sicuri che c’è un ponte a sbarrarvi la strada

Si comincia subito con il “Ponte della Paglia” che è a fianco di Palazzo Ducale e dal quale si può vedere dall’esterno il ponte dei sospiri, essendo così vicino a piazza S. Marco è frequentatissimo e non faticherete a trovare gente che vi dà una mano per passare oltre. Da lì inizia una lunga passeggiata chiamata “riva degli schiavoni” bellissima con varie bancarelle palazzi e hotel prestigiosi, frequentatissima di gente, ma intervallata da diversi ponti!!

Anche a noi è capitato di farla diverse volte, prima per vederla, poi perchè si tornava con il vaporetto e si doveva per forza scendere lì… e quella passeggiata è stata testimone di una memorabile capocciata tra me e giorgio che è scivolato mentre due atletici inglesi sollevavano la mia carrozzina davanti, sempre per passare un ponte!!!

I ponti sono onnipresenti e quindi bisogna un po’ individuare gli obiettivi, scegliere cosa vedere e sprecare energie solo per quello: noi che amiamo l’arte abbiamo scelto di vedere la chiesa di S. Maria gloriosa dei frari dove ci sono due spettacolari tele di tiziano e una di Giovanni Bellini…e le gallerie dell’accademia, la più grande collezione di arte veneziana esistente, con il famoso quadro di Giorgione la tempesta“, quadri di Carpaccio, Tiziano e Tintoretto…e qui abbiamo avuto occasione di fare le solite rimostranze per la presenza di un servoscala non funzionante, perchè la scala è veramente imponente trattandosi di un edificio storico. Spero che nel frattempo l’abbiano rimesso in funzione, il resto l’abbiamo visto dal vaporetto tipo il famoso “Ponte di Rialto” che è ripido superaffollato ed è di una comodità stupefacente ammirarlo dal vaporetto!!!

giorgione la tempesta

Invece vi conviene andare sulle isole che pur provviste di ponticelli vari (molto più piccoli e umani) sono veramente belle e poco frequentate. A Murano potrete vedere soffiare il vetro che è una cosa affascinante, però secondo me la più bella tra quelle viste è Burano con il suo campanile storto, la sua vista su Venezia dal mare…il silenzio…e potrete comprare biancheria asciugamani o indumenti ornati del famoso merletto di burano.

Eravamo poi partiti un giorno per andare a Torcello che è l’isola più lontana da Venezia ma siccome era il 2006, giugno e il mondiale di calcio era in corso, quel giorno c’era la partita dell’italia non chiedetemi con chi. Giorgio non voleva assolutamente perderla e io sul vaporetto diretto a Torcello ho letto sulla guida che è l’isola più disabitata della laguna conta solo 60 abitanti e oltre a loro c’è solo la grande cattedrale bizantina, così ho pensato che se non volevo finire annegata nella laguna, dovevo subito pensare qualcosa e ci siamo fermati a murano in un bar che avevamo visto due giorni prima dove trasmettevano la partita. Ci siamo goduti la vittoria dell’italia insieme a simpatici vecchietti del luogo.

Così è finita la nostra magica vacanza a Venezia, ma devo dire che quando siamo in giro per l’italia e c’è qualche ostacolo da superare Giorgio dice spesso: “questo è niente in confronto a venezia!!!“… forse che per lui non è stata così magica? io comunque non dispero di tornarci perchè ci sono tante cose che non abbiamo visto e l’anno prossimo ci sono ancora i mondiali di calcio….!!!

Roxi

Presto ci manderà foto da Lei realizzate. (n.d.r.)

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note-della-redazione

I dati sulle varie accessibilità sono stati forniti dall’autrice dell’articolo, facciamo presente che i disabili non sono creati con lo stampino e quindi ci possono essere delle esigenze differenti anche con malattie simili. Consigliamo dunque di non esitare a chiedere ulteriori informazioni lasciando commenti oppure scrivendo alla redazione, sicuri e speranzosi di avere la gentilezza dell’autore del reportage di darci altre informazioni se in suo possesso.


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